logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04282025-221353


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BAUDO, CLELIA
URN
etd-04282025-221353
Titolo
CORPI ESTRANEI NEGLI ALIMENTI: APPLICAZIONE DI METODOLOGIE ANALITICHE PER LA RILEVAZIONE E L’IDENTIFICAZIONE
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof.ssa Pedonese, Francesca
relatore Dott.ssa Schiavo, Maria Rita
correlatore Prof.ssa Agnolucci, Monica
Parole chiave
  • alimenti
  • buone pratiche di lavorazione
  • corpi estranei
  • filth-test
  • miele
Data inizio appello
19/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/05/2095
Riassunto
La contaminazione degli alimenti da corpi estranei rappresenta una delle principali problematiche per l’industria alimentare. Nella tesi si prendono in considerazione le diverse tipologie di contaminanti fisici, i principi per la prevenzione e il controllo della contaminazione, il quadro normativo pertinente e ci si focalizza sulla metodica analitica nota come Filth-test, che è impiegata per il rilevamento e il monitoraggio della contaminazione di matrici alimentari da corpi estranei e rappresenta un valido indicatore del livello igienico del prodotto contribuendo a determinare la sua idoneità al consumo umano. In particolare, nel contributo sperimentale la metodica Filth-test è stata utilizzata per saggiare la presenza di impurità solide in campioni di miele del commercio. Durante l’attività di tesi il metodo Filth test AOAC 945.79-1998 è stato utilizzato per l’analisi di 22 campioni di mieli millefiori, di differente origine, presenti in commercio presso esercizi della Grande Distribuzione Organizzata. Per ogni campione, sono stati prelevati 200 g di miele, successivamente miscelati con una soluzione di acido nitrico al 65%. La soluzione è stata filtrata utilizzando fogli di carta filtro ultrarapida successivamente trasferiti in capsule di Petri ed osservati allo stereomicroscopio ed al microscopio composto. I corpi estranei identificati sono stati successivamente categorizzati, al fine di individuare la tipologia più ricorrente e le probabili fonti di contaminazione, legate alle pratiche igieniche applicate nel processo produttivo. Il Filth test si è confermato un metodo efficace per monitorare la qualità igienica del processo di produzione dell’alimento in esame, permettendo un’agevole individuazione e quantificazione dei corpi estranei presenti. L’analisi delle particelle identificate, di cui 272 quantificate, ha evidenziato come le principali fonti di contaminazione siano riconducibili all’abbigliamento e ai dispositivi di protezione degli apicoltori e all’ambiente esterno (fibre), all’impiego di materiali plastici all’interno degli alveari (plastica) e all’utilizzo dell’affumicatore (particelle combuste). Le impurità rilevate, fatta eccezione per le fibre, considerate comunque a basso rischio, non compromettono la sicurezza alimentare né la qualità del miele. Risulta tuttavia essenziale adottare buone pratiche igieniche durante le fasi di produzione per prevenire la contaminazione.
File