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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04272015-100021


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCHEGGI, VIRGINIA
URN
etd-04272015-100021
Titolo
Donne e violenza domestica. La rete di sostegno nella provincia di Grosseto.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Salvini, Andrea
Parole chiave
  • lavoro di rete
  • maltrattamenti in famiglia
  • presa in carico multisciplinare della vittima di
  • prevenzione sulla violenza
  • sostegno delle vittime
  • task force e codice rosa
  • ultimi dati sulla violenza di genere
  • relazione intima tra uomo e donna
Data inizio appello
18/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’intento del mio elaborato finale è stato quello di descrivere il fenomeno della violenza domestica e di come esso viene contrastato dai servizi sia pubblici che privati nello specifico all’interno della provincia di Grosseto.
La legislazione internazionale, europea, ma anche nazionale e regionale richiama la concezione del lavoro di rete. Secondo questa visione lo Stato deve avere un ruolo attivo nell’incentivare la formazione del lavoro di squadra, in modo che ogni servizio presente sul territorio, preposto al sostegno della vittima di violenza, possa integrare la propria esperienza con altre figure professionali, oltre a fornire un solido sostegno alle donne.
La rappresentazione dell’aspetto psicologico e sociale che vive la vittima, come l’excursus storico legislativo e la presentazione dei dati statistici ricavati dalle ultime ricerche quantitative, sono servite per raccontare il quadro in cui è iscritto il fenomeno della violenza domestica.
La provincia di Grosseto è stata la prima istituzione, a livello nazionale, a creare la Task Force Interistituzionale tra Asl e Procura, inoltre è ormai consolidata la presenza del Centro Antiviolenza Olympia de Gouges. L’obiettivo di partenza del mio lavoro di ricerca è stato quello di indagare sulla funzionalità della rete di sostegno grossetana evidenziando soprattutto lo svolgersi della collaborazione tra le varie professionalità che si occupano di maltrattamenti in famiglia (volontarie, forze dell’ordine, medici, assistenti sociali e psicologi) e come questi interagiscono tra di loro. Questo nuovo modello presente nel territorio è ancora in evoluzione. All’interno della mia analisi ho cercato di evidenziarne i punti di forza e le problematiche che il terzo settore e le istituzioni coinvolte devono ancora affrontare al fine migliorare il servizio offerto alle vittime che subiscono violenza domestica.
La valutazione è avvenuta attraverso delle interviste semi-strutturate poste ai rappresentanti di ogni servizio che si occupa della presa in carico multidisciplinare della vittima di violenza di genere e analizzato con la metodologia fenomenologica esistenzialista.
In conclusione la rete si attiva da qualunque punto la donna chieda aiuto, potendo usufruire di un sostegno interdisciplinare. La mancanza del sistema, secondo gli operatori coinvolti, risulta essere l’assenza di una casa rifugio.
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