Tesi etd-04252025-204737 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ORSITTO, ALESSANDRO
URN
etd-04252025-204737
Titolo
Esdebitazione tramite liquidazione controllata del sovraindebitato
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Cecchella, Claudio
Parole chiave
- codice della crisi
- esdebitazione
- legge 3/2012
- liquidazione controllata
- occ
- sovraindebitamento
Data inizio appello
26/05/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La presente tesi si propone di analizzare l’istituto dell’esdebitazione attraverso la procedura di liquidazione controllata del sovraindebitato, nell’ambito del più ampio contesto della normativa italiana in materia di crisi da sovraindebitamento. Tale procedura rappresenta uno degli strumenti fondamentali attraverso cui l’ordinamento consente a soggetti non fallibili di ottenere una liberazione definitiva dalle obbligazioni non adempiute, a condizione che siano rispettati determinati requisiti.
L’elaborato si apre con una trattazione generale sull’istituto dell’esdebitazione, ricostruendone la definizione, i principi ispiratori e la sua evoluzione storica. Particolare attenzione viene riservata al confronto tra la disciplina introdotta con la Legge n. 3/2012, prima espressione organica di un sistema di regolazione della crisi del debitore civile, e quella prevista dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. n. 14/2019), così come modificato dai successivi decreti correttivi. Il passaggio da un approccio frammentario a una disciplina sistematizzata ha comportato rilevanti novità, soprattutto in termini di condizioni di accesso, ruolo dei soggetti coinvolti e meccanismi di controllo.
Successivamente, la tesi si concentra sulla figura dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e del gestore, che assumono un ruolo centrale nella fase introduttiva e nella gestione della procedura. Vengono analizzati i requisiti per la nomina, le funzioni attribuite e i compiti specifici, tra cui l’assistenza al debitore nella ricostruzione della situazione economico-patrimoniale e la redazione della relazione particolareggiata. La qualità dell’intervento dell’OCC si rivela determinante per il buon esito della procedura e per la valutazione del merito del debitore.
Il cuore dell’elaborato è rappresentato dalla disamina della procedura di liquidazione controllata: dalla presentazione della domanda all’apertura della procedura, passando per la formazione del passivo, la liquidazione dei beni e la chiusura. In tale ambito si approfondiscono gli effetti giuridici prodotti sull’attivo, sui rapporti giuridici pendenti e sulle azioni esecutive individuali. Inoltre, viene affrontata la questione del comportamento del debitore, evidenziando come la buona fede e l’assenza di dolo o colpa grave siano condizioni imprescindibili per accedere al beneficio dell’esdebitazione.
Un’intera sezione è dedicata al provvedimento finale di esdebitazione, con particolare attenzione alle condizioni necessarie per ottenerlo e agli effetti che esso produce, sia nei confronti del debitore che dei creditori. Viene inoltre trattata la figura dell’esdebitazione dell’incapiente, introdotta con il nuovo Codice, che consente anche al debitore privo di patrimonio e redditi di ottenere l’estinzione dei debiti residui, a determinate condizioni.
L’ultima parte dell’elaborato ha carattere critico e comparatistico. Attraverso l’analisi di numerose pronunce giurisprudenziali, sia di merito che di legittimità, vengono messi in evidenza gli orientamenti interpretativi prevalenti e le principali questioni ancora controverse.
La tesi si conclude con una riflessione sulle attuali criticità del sistema, offrendo alcune proposte di riforma tese a migliorare l’efficacia dell’istituto.
Attraverso un’analisi articolata e multidimensionale, il lavoro si propone di contribuire alla comprensione e allo sviluppo di un istituto che, pur tra luci e ombre, rappresenta una concreta possibilità di ripartenza per il debitore civile, in una prospettiva di giustizia sociale ed efficienza economica.
L’elaborato si apre con una trattazione generale sull’istituto dell’esdebitazione, ricostruendone la definizione, i principi ispiratori e la sua evoluzione storica. Particolare attenzione viene riservata al confronto tra la disciplina introdotta con la Legge n. 3/2012, prima espressione organica di un sistema di regolazione della crisi del debitore civile, e quella prevista dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. n. 14/2019), così come modificato dai successivi decreti correttivi. Il passaggio da un approccio frammentario a una disciplina sistematizzata ha comportato rilevanti novità, soprattutto in termini di condizioni di accesso, ruolo dei soggetti coinvolti e meccanismi di controllo.
Successivamente, la tesi si concentra sulla figura dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e del gestore, che assumono un ruolo centrale nella fase introduttiva e nella gestione della procedura. Vengono analizzati i requisiti per la nomina, le funzioni attribuite e i compiti specifici, tra cui l’assistenza al debitore nella ricostruzione della situazione economico-patrimoniale e la redazione della relazione particolareggiata. La qualità dell’intervento dell’OCC si rivela determinante per il buon esito della procedura e per la valutazione del merito del debitore.
Il cuore dell’elaborato è rappresentato dalla disamina della procedura di liquidazione controllata: dalla presentazione della domanda all’apertura della procedura, passando per la formazione del passivo, la liquidazione dei beni e la chiusura. In tale ambito si approfondiscono gli effetti giuridici prodotti sull’attivo, sui rapporti giuridici pendenti e sulle azioni esecutive individuali. Inoltre, viene affrontata la questione del comportamento del debitore, evidenziando come la buona fede e l’assenza di dolo o colpa grave siano condizioni imprescindibili per accedere al beneficio dell’esdebitazione.
Un’intera sezione è dedicata al provvedimento finale di esdebitazione, con particolare attenzione alle condizioni necessarie per ottenerlo e agli effetti che esso produce, sia nei confronti del debitore che dei creditori. Viene inoltre trattata la figura dell’esdebitazione dell’incapiente, introdotta con il nuovo Codice, che consente anche al debitore privo di patrimonio e redditi di ottenere l’estinzione dei debiti residui, a determinate condizioni.
L’ultima parte dell’elaborato ha carattere critico e comparatistico. Attraverso l’analisi di numerose pronunce giurisprudenziali, sia di merito che di legittimità, vengono messi in evidenza gli orientamenti interpretativi prevalenti e le principali questioni ancora controverse.
La tesi si conclude con una riflessione sulle attuali criticità del sistema, offrendo alcune proposte di riforma tese a migliorare l’efficacia dell’istituto.
Attraverso un’analisi articolata e multidimensionale, il lavoro si propone di contribuire alla comprensione e allo sviluppo di un istituto che, pur tra luci e ombre, rappresenta una concreta possibilità di ripartenza per il debitore civile, in una prospettiva di giustizia sociale ed efficienza economica.
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