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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04242025-152650


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GHILLI, CECILIA
URN
etd-04242025-152650
Titolo
Zadie Smith dalla celebrity fever alla historical metafiction: The Autograph Man, On Beauty e The Fraud.
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • academic
  • aesthetic
  • art
  • aura
  • autograph
  • Baudrillard
  • beauty
  • Benjamin
  • Bogle
  • celebrity
  • celebrity culture
  • Dickens
  • finzione
  • Forster
  • fraud
  • historical metafiction
  • hyperreal
  • identity
  • informazioni
  • Jamaica
  • media
  • narratore
  • postcolonia
  • realtà
  • slavery
  • Tichborne
  • Touchet
  • trauma
  • trial
  • verità
  • Zadie Smith
Data inizio appello
28/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2028
Riassunto
La presente tesi analizza tre romanzi scritti da Zadie Smith: "The Autograph Man", "On Beauty" e "The Fraud". Rappresentano l'evoluzione stilistica dell'autrice.
"The Autograph Man" è il secondo libro pubblicato ed è uno dei più criticati da parte della critica. Il romanzo affronta in chiave ironica le conseguenze di una società iper-globalizzata e succube della diffusione mediatica. Il protagonista, Alex-Li rimane traumatizzato dalla prematura morte del padre e non riesce a superare il lutto. Egli reagisce nascondendosi negli eccessi e nel suo lavoro di uomo autografo, cioè, vende, scambia e falsifica gli autografi delle celebrità. Il suo unico scopo è quello di trovare l'autografo della sua beniamina Kitty Alexander, una star del cinema ormai dimenticata. Con l'avvicinarsi dell'anniversario della morte del padre di Alex-Li, egli decide di andare a New York alla ricerca dell'attrice. Questo viaggio segna l'inizio del percorso del protagonista di elaborazione del trauma del lutto. Con questo romanzo, Smith denuncia come l'individuo proietti nelle celebrità le proprie aspirazioni, ne tenti l'emulazione, estraniandosi dalla realtà.
"On Beauty", il terzo romanzo pubblicato da Smith, è il primo libro non ambientato nel quartiere nord-ovest di Londra. Narra le vicende della famiglia Belsey, una famiglia multirazziale residente a Boston in un quartiere borghese. Il romanzo trae principalmente ispirazione dal romanzo di E.M. Forster, Howards End e racconta le dinamiche della famiglia Belsey, il cui capofamiglia Howard, un professore di storia dell'arte, è in competizione con un altro professore di successo Monty Kipps. Il primo incarna le convinzioni liberali accademiche, il secondo le idee conservative e fortemente religiose. Smith si serve delle vicende del romanzo per illustrare come spesso e volentieri i forti ideali, conservatori o liberali che siano, non corrispondano poi nella coerenza dei gesti. Spesso l'attaccamento alle teorie estetiche dell'accademia porta ad un distaccamento dalla realtà, all'allontanamento dalla spontaneità e quindi dalla vera bellezza. Inoltre, attraverso le vicende dei personaggi dimostra come sia difficile fare i contri con il proprio passato e quanto incida nella formazione della propria identità.
Infine, l'ultimo romanzo ad oggi pubblicato, "The Fraud" racconta le vicende di una domestica di nome Eliza Touchet la quale lavora per il cugino William Ainsworth, un celebre autore vittoriano, contemporaneo di Charles Dickens. Nel costruire il racconto, Smith si ispira a un celebre caso giudiziario del 1873 in cui un macellaio di nome Arthur Orton reclamava essere l'erede della casata Tichborne. Il caso ben presto ebbe un clamore mediatico tale da finire per molto tempo sulle prime pagine dei quotidiani dell'epoca, soprattutto grazie alla testimonianza di un servo della casata che riconobbe il pretendente come il vero Tichborne. Il romanzo, composto da otto volumi, si muove avanti e indietro nel tempo, passando dalla narrazione incentrata sulla protagonista Eliza e alla sua complessa relazione con il cugino Ainsworth agli sviluppi del caso giudiziario ai flashback in cui si racconta la storia del testimone, Andrew Bogle. Il titolo "The Fraud" rappresenta il fulcro dell’intero romanzo, ovvero, il fatto che separare la realtà dalla finzione, le bugie dalla verità diventa sempre più difficile quando i fatti che vengono riportati possono essere manipolati e chi riporta le notizie può non essere del tutto affidabile.
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