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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04242021-151352


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
HILAJ, FILIP
URN
etd-04242021-151352
Titolo
Valorizzazione di residui di lana come ammendanti e loro effetto sulla diversità microbica del suolo di piante di olivo
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Agnolucci, Monica
relatore Turrini, Alessandra
correlatore Bernardi, Rodolfo
Parole chiave
  • batteri
  • ammendanti
  • AMF
  • lana
Data inizio appello
10/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/05/2024
Riassunto
La lana rappresenta un problema per gli allevatori, soprattutto in Europa, dove viene prodotta una tipologia grossolana non utilizzabile nell’industria tessile. Lo scopo di questa tesi è stato quello di valutare l’utilizzo della lana come ammendante sui funghi micorrizici arbuscolari (AMF) e sulla diversità batterica del suolo. Concentrazioni di lana bianca e nera (0, 0,5, 1 e 2%), sono state utilizzate per la coltivazione in vaso di piante di olivo cultivar Leccino. L’effetto sugli AMF è stato analizzato mediante la percentuale di colonizzazione micorrizica nelle radici di olivo e il potenziale di inoculo micorrizico (MIP). La diversità batterica del suolo è stata analizzata mediante hierarchical clustering, il calcolo degli indici ecologici di biodiversità dei profili PCR-DGGE e l’identificazione delle specie microbiche maggiormente presenti. Il biosaggio MIP non ha mostrato differenze significative tra le diverse tesi, al contrario, è stata osservata una diminuzione statisticamente significativa della colonizzazione micorrizica nelle radici di olivo, nel trattamento con lana nera al 2%. L’analisi cluster dei profili DGGE ha mostrato una differenza delle popolazioni batteriche tra il controllo e i trattati, in particolare modo alle alte concentrazioni di lana nera. L’indice di diversità Richness ha mostrato un minor numero di specie presenti nei campioni trattati con lana nera al 2%. L’identificazione mediante sequenziamento delle specie maggiormente presenti nei vari trattamenti ha permesso di rilevare la presenza dei generi Ohtaekwangia, Massilia, Chyseolinea, Ramlibacter e Chloroflexi caratterizzati da proprietà Plant Growth Promoting principalmente nei trattati con lana bianca.
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