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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04232025-123916


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SAVINI, FRANCESCO
URN
etd-04232025-123916
Titolo
La crisi della rappresentazione e il rapporto tra soggetto e oggetto. Merleau-Ponty e Cézanne.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Iacono, Alfonso Maurizio
Parole chiave
  • Cartesio
  • Cézanne
  • dualismo
  • fenomenologia
  • Merleau-Ponty
  • phenomenology
Data inizio appello
28/05/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2028
Riassunto
Questo lavoro si propone di indagare il rapporto tra la crisi della rappresentazione a partire dall’opera di Paul Cézanne con un cambiamento del concetto di verità nel Novecento. In particolare, il lavoro è articolato in tre capitoli. Nel primo si riflette sulla storia della prospettiva, da una prima forma intuitiva alla piena teorizzazione rinascimentale, mostrando le implicazioni filosofiche di questo strumento. Nel secondo capitolo si inizia con l’osservare come i fondamenti filosofici della prospettiva lineare fiorentina siano presenti anche in Descartes come fondamento della sua teoria della conoscenza e della sua ottica, per poi passare ad analizzare come la fenomenologia del Novecento, nelle figure di Husserl e Merleau-Ponty cerchi di superare il dualismo cartesiano tra soggetto e oggetto e tra mente e corpo. Nel terzo capitolo, infine, la proposta filosofica di Merleau-Ponty viene fatta dialogare con l’opera di Paul Cézanne perché entrambe sono la manifestazione del tentativo di superare un certo tipo di dualismo e di ridare importanza alla corporetità dell’individuo per affermare un tipo di conoscenza che non termini in una verità positiva, ma che trovi il suo senso in una processualità sempre da rinnovare.


This thesis aims to investigate the relationship between the crisis of representation, starting from the work of Paul Cézanne, and a transformation in the concept of truth in the twentieth century. Specifically, the work is structured into three chapters.
The first chapter explores the history of perspective, from its early intuitive forms to its full Renaissance theorization, highlighting the philosophical implications of this visual tool.
The second chapter begins by examining how the philosophical foundations of Florentine linear perspective are also present in Descartes, underpinning both his theory of knowledge and his optics. The focus then shifts to how twentieth-century phenomenology, particularly in the works of Husserl and Merleau-Ponty, seeks to overcome the Cartesian dualism between subject and object, and between mind and body.
Finally, the third chapter brings Merleau-Ponty's philosophical proposal into dialogue with the work of Paul Cézanne, as both can be seen as attempts to transcend a certain type of dualism and to reassert the significance of the body's corporeality. This approach affirms a kind of knowledge that does not culminate in a fixed, positive truth, but rather finds its meaning in a continuously renewed process.

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