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Sulla scia dell'aumentata consapevolezza dei rischi a cui le società sono esposte, si è sentita la necessità di creare un complesso normativo uniforme volto a instradare le imprese verso un atteggiamento corretto e virtuoso. La ratio sottostante all’elaborazione di una disciplina standardizzata non riguarda solo la mera comparabilità delle informazioni, ma soprattutto la volontà di facilitare i progressi di natura sostenibile.
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di esaminare come le prime aziende obbligate alla redazione del report di sostenibilità nel rispetto dei nuovi principi europei hanno proceduto ad integrarli nella propria Relazione sulla gestione.
Nel primo Capitolo vengono ripercorsi gli interventi legislativi sul tema e i relativi effetti sulle aziende. L'analisi è divisa su tre livelli, ovvero quello internazionale, quello europeo e infine quello nazionale; ciò consente di apprezzare il cambiamento non solo temporale ma anche spaziale.
Nel secondo Capitolo verrà posto un focus sulle norme sostenibili aventi ad oggetto la governance, ovvero l’ESRS 2 e G1.Per entrambi sarà approfondito il contenuto allo scopo di addentrarsi effettivamente nelle informazioni che dovranno essere riportate e nelle modalità con cui ciò dovrà essere fatto.
Il lavoro teorico svolto nel Capitolo 2 sarà calato in pratica nel Capitolo successivo nel quale, dopo aver definito le caratteristiche di un campione di dieci società, verrà svolta un’analisi orizzontale delle modalità di rappresentazione degli argomenti disciplinati dai datapoints delle discipline in esame. Di seguito si propongono una serie di Tabelle e Figure volte a tenere traccia dei comportamenti tenuti durante la redazione del report di sostenibilità e come questi si collocano rispetto alle previsioni normative. Infine saranno riportate alcune riflessioni conclusive.