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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04222024-212033


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NEMANO, GABRIELE
URN
etd-04222024-212033
Titolo
Funzioni esecutive: come flessibilità e inibizione possono influire sulla motivazione e autostima nella soluzione di compiti matematici in presenza di disturbo specifico di apprendimento in matematica
Dipartimento
MATEMATICA
Corso di studi
MATEMATICA
Relatori
relatore Prof.ssa Robotti, Elisabetta
correlatore Prof.ssa Baccaglini-Frank, Anna Ethelwyn
Parole chiave
  • disturbo specifico dell'apprendimento
  • flessibilità
  • funzioni esecutive
  • inibizione
Data inizio appello
10/05/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si concentra sull'analisi di come le funzioni esecutive, in particolare la flessibilità cognitiva e l'inibizione, influenzino la motivazione e l'autostima di uno studente con gravi difficoltà in matematica, comprese quelle dovute a un disturbo specifico di apprendimento della materia. Il caso preso in considerazione è quello di un ragazzo in quinto superiore di un istituto a indirizzo professionale. Per affrontare la ricerca facciamo riferimento alla definizione di funzioni esecutive fornita da Hughes e Graham (2020).
L'intervento di recupero, in opposizione a un intervento tradizionale, si basa sugli studi di De Franchis, Usai, e Star et al. (2022) per analizzare la flessibilità dello studente. Dapprima gli è stato sottoposto un questionario di 5 domande per caratterizzare la sua idea della matematica e identificare le emozioni che emergono nel relazionarsi con essa, e successivamente, in seguito alla delineazione di una visione distorta della materia e di un basso senso di autoefficacia da parte del ragazzo, è stato organizzato un intervento di recupero. L'ambiente di recupero, al di fuori della classe e senza compagni, ha favorito risposte più consapevoli, motivazione rafforzata e controllo dell'inibizione comportamentale.
Nel questionario proposto allo studente al termine del periodo di intervento si è potuto rilevare un aumento dell'autostima, e un miglioramento nella performance scolastica. Un primo risultato di questa ricerca sembra quindi portare sul consolidamento dell'ipotesi secondo la quale alcune delle funzioni esecutive che si possono sviluppare sin dall'età pre-scolare, svolgano un ruolo fondamentale non solo sulle competenze disciplinari, ma anche sulla motivazione del soggetto ad affrontare situazioni inerenti la matematica.
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