logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04172015-110259


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BIRICOTTI, MARCO
Indirizzo email
marcobiricotti@hotmail.com
URN
etd-04172015-110259
Titolo
Trattamento dei carcinomi differenziati della tiroide con chirurgia mini-invasiva
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA DELL'APPARATO DIGERENTE
Relatori
relatore Prof. Miccoli, Paolo
Parole chiave
  • carcinoma paillare
  • chirurgia mini-invasiva
  • MIVAT
  • tiroide
Data inizio appello
25/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
I tumori maligni della ghiandola tiroide possono originare dalle cellule follicolari (90-95%) o dalle cellule parafollicolari o cellule C (5-10%). Il carcinoma papillare della tiroide (PTC) ed il carcinoma follicolare della tiroide (FTC), che derivano
dalle cellule follicolari, rappresentano l’80% e il 10% rispettivamente, di tutti i carcinomi della tiroide. La caratteristica di questi tumori è quella di essere ben differenziati (DTCs) ossia di mantenere l’architettura e le caratteristiche (TSH dipendenza, sintesi di tireoglobulina, capacità iodocaptante) della cellula tiroidea originaria, ed hanno un tasso di sopravvivenza molto elevato, di circa il 95% per il PTC e dell’80% per il FTC.
Fino a pochi anni fa il trattamento chirurgico delle neoplasie della tiroide prevedeva esclusivamente un approccio di tipo convenzionale con cervicotomie più o meno ampie a seconda dell’entità delle lesione. Nell’arco degli ultimi dieci anni invece sono stati proposti numerosi approcci mini-invasivi sia totalmente endoscopici che video-assistiti ideati inizialmente solo per il trattamento delle patologie benigne della tiroide e successivamente anche per quelle maligne ma solo dopo un attenta e scrupolosa selezione dei casi. I pazienti eleggibili per questo tipo di chirurgia mini-invasiva rientrano nel gruppo di quelli a basso rischio e in più devono avere tumori con diametro massimo di 2cm e senza linfoadenopatie evidenti.
La tiroidectomia mini-invasiva video-assistita (MIVAT) ha dimostrato una serie di vantaggi importanti rispetto alla chirurgia tradizionale, vantaggi che sono stati evidenziati anche in studi prospettici e che sono rappresentati essenzialmente da un miglior risultato estetico e da un decorso post-operatorio più rapido e confortevole per il paziente. Questa tecnica ha dimostrato di essere sicura ed applicabile in ogni contesto chirurgico con una percentuale di complicanze perfettamente sovrapponibile e quella della chirurgia tradizionale.
File