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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04142024-204106


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
CELLAI, VALERIO
URN
etd-04142024-204106
Titolo
Un’inedita commedia fiorentina. La Girandola di Agnolo da Querela, edizione critica e commento
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/13
Corso di studi
STUDI ITALIANISTICI
Relatori
tutor Prof. Zaccarello, Michelangelo
correlatore Prof. Trousselard, Sylvain
Parole chiave
  • Filologia d'autore
  • Filologia Teatrale
  • Ronascimento
  • Teatro
Data inizio appello
03/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/05/2027
Riassunto
Il presente lavoro di tesi si concentra sull’edizione critica di un testo finora ignoto del panorama teatrale della seconda metà del Cinquecento: la Girandola di Agnolo da Querela. Si tratta di una commedia composta a Firenze tra il 1569 e il 1575, caratterizzata dall’intrecciarsi di diverse trame e particolarmente importante per le caratteristiche attive della sua tradizione, che riescono a evidenziare particolarmente bene come un testo teatrale di questo periodo venisse trattato al fine di adattarlo a differenti rappresentazioni e, conseguentemente ad un diverso tipo di pubblico. Inoltre, l’emersione di questo testo ha permesso di rilevare come un importante drammaturgo di questo periodo, Giambattista della Porta, lo abbia riscritto, adattandolo alla propria estetica drammaturgica. Una scoperta che fornisce, quindi, importanti indizi circa la circolazione dei testi drammaturgi nella penisola italiana e apre nuove prospettive di ricerca circa le intersezioni di queste opere.
La tesi risulta suddivisa in tre capitoli, l’edizione critica del testo, tre appendici e la bibliografia. Nel primo verranno presentate le principali caratteristiche della commedia, il suo rapporto con altri testi precedenti e coevi, oltre che alcune differenze “di rappresentazione” tra i due testimoni del testo. Nel secondo capitolo si approfondirà il rapporto con la Fantesca di Giambattista della Porta, fornendo un serrato confronto tra i due testi, per mostrare in quali punti e con quali modalità abbia lavorato il drammaturgo napoletano al fine di restituire la propria commedia. Nel terzo capitolo verrà invece fornita la nota al testo dell’edizione, con la presentazione dei testimoni e dei risultati del lavoro di collazione, al fine di restituire una rappresentazione filologicamente plausibile dei movimenti storici. A seguito della nota al testo vengono quindi presentati i testi critici delle due redazioni, per poi presentare alcuni materiali di lavoro in appendice (scheda sintattica della commedia e tabelle di collazione).

This thesis deals with the critical edition of a hitherto unknown text from the theatrical scene of the second half of the 16th century: Agnolo da Querela's Girandola. Composed in Florence between 1569 and 1575, this comedy is characterized by the interweaving of different plots and is particularly important for the active features of its tradition, which are able to highlight particularly well the way in which a theatrical text of this period was treated in order to adapt it to different performances and, consequently, to different audiences. Moreover, the emergence of this text has made it possible to detect how an important playwright of the period, Giambattista della Porta, rewrote it, adapting it to his own dramaturgical aesthetic. This discovery thus provides important clues to the circulation of dramaturgical texts in the Italian peninsula, and opens up new avenues of research into the crossover of these works.
The thesis is divided into three chapters, the critical edition of the text, three appendices and a bibliography. The first chapter presents the main features of the play, its relationship with other earlier and contemporary texts, and some of the "representational" differences between the two witnesses to the text. The second chapter will explore the relationship with Giambattista della Porta's Fantesca, closely comparing the two texts to show where and how the Neapolitan playwright worked to render his own comedy. The third chapter is devoted to the note to the text of the edition, presenting the witnesses and the results of the collation work, in order to restore a philologically plausible representation of the historical movements. After the note to the text, the critical texts of the two editions are presented, followed by some working materials in the appendix (syntax map of the play and collation tables).
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