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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04142016-122146


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
CERAVOLO, CARMELO
URN
etd-04142016-122146
Titolo
Adeguamento sismico del viadotto Arena S. Antonio e delle rampe dello svincolo Vomero
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA CIVILE
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
Parole chiave
  • adeguamento sismico
  • analisi dinamica non lineare
  • analisi non lineare per stadi costruttivi
  • effetti locali e globali
  • isolatori elastomerici
  • progettazione impalcato
  • sistema misto acciaio-calcestruzzo
  • viadotto
Data inizio appello
02/05/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro, sviluppato in più fasi, si concentra su due argomenti cardini: la progettazione della nuova sovrastruttura del viadotto Arena S. Antonio e dei nuovi dispositivi di vincolo, l’adeguamento sismico dell’intero viadotto nella nuova configurazione ricavata dalla progettazione.
In una prima fase è stata affrontata la progettazione della sovrastruttura del viadotto. Effettuate alcune scelte preliminari come la sezione trasversale, la tipologia costruttiva (struttura in sezione mista acc-cls, con travi a parete piena, senza controvento inferiore), lo schema statico (trave continua su più appoggi), lo schema dei giunti tecnici e il nuovo layout dei dispositivi di vincolo, mirando l’attenzione sul tratto in rettilineo, si è passati ad un dimensionamento di massima dell’impalcato. Questo, ci ha permesso successivamente di affrontate le opportune analisi sui relativi modelli scelti (uno per ogni singolo effetto presente: locale e globale) ed infine le opportune verifiche, considerando le fasi costruttive caratteristiche del sistema misto.
Nella seconda fase è stato affrontato l’adeguamento sismico dell’intera opera aggiornata con il nuovo impalcato, mentre per le rampe lo stato attuale rimane anche di progetto, variando per essi solo gli elementi accessori. Mediante la strategia dell’isolamento sismico (isolatori elastomerici LRB) e l’adozione di una incamiciatura in c.a. alle pile, la struttura è stata adeguata e protetta da futuri eventi sismici di progetto, lasciando inoltre invariate le fondazioni indirette. Nel raggiungere l’obiettivo è stato affrontato il dimensionamento dei dispositivi con il relativo controllo del centro di massa e delle rigidezze, è stata definita l’azione sismica mediante gli accelerogrammi spettrocompatibili e i relativi gruppi, è stata eseguita un analisi dinamica non lineare su un modello FEM 3D rappresentativo delle caratteristiche geometriche, meccaniche ed inerziali dell’opera. Infine, preso il telaio 5 come riferimento sono state effettuate le opportune verifiche.
Nella terza, ed ultima, fase è stata sviluppata l’esecuzione dei lavori, il piano dei cantieri, la loro successione, gli interventi per ogni cantiere con fasi e sottofasi incluso lo smontaggio e il montaggio dell’impalcato, la sostituzione dei dispositivi e gli interventi di adeguamento per le rampe. Infine, dato che il viadotto è sottoposto giornalmente ad ingenti flussi di traffico è stata organizzata la viabilità provvisoria da rispettare durante l’esecuzione dei lavori previsti, favorendo la percorribilità anche parziale dell’opera.
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