• Bruxelles

Per lungo tempo, il trattato dell’Unione occidentale, firmato a Bruxelles il 17 marzo 1948 dai rappresentanti britannico, francese, belga, olandese e lussemburghese, è stato valutato come una sorta di monumento diplomatico poco conosciuto. Negli ultimi anni, però, la possibilità di accedere a documenti francesi, inglesi e belgi ha mostrato che il trattato del 1948 non fu solamente un puro tramite verso la diplomazia globale degli Stati Uniti anzi, l’evidente e fondamentale nesso esistente tra il Patto di Bruxelles e il Patto Atlantico ha determinato il concentrarsi di una maggiore attenzione sull’Alleanza europea.
Fu inoltre, anche un primo embrione di organizzazione europea che avrebbe potuto crescere in seguito fino a diventare il fulcro della difesa occidentale. Ciò non avvenne a causa del contemporaneo inizio del negoziato per la stipulazione del Patto Atlantico in seguito all’ingresso degli Stati Uniti negli affari politici e militari dell’Europa.
Tale negoziato prese l’avvio nel luglio 1948 e portò, un anno dopo il trattato di Bruxelles, il 4 aprile 1949, alla firma del trattato dell’Atlantico del Nord.
I due trattati riguardavano lo stesso ordine di problemi politici internazionali e interni; in altre parole riguardavano la questione della difesa Occidentale da una possibile aggressione sovietica e in più servivano come “monumento” di una solidità occidentale che avrebbe avuto valore anche sul fronte interno dei singoli Paesi, dando ad ogni Stato la sicurezza di poter sopravvivere a minacce eversive, provocate dall’estrema sinistra, e rese ancora più pericolose dai legami di questa con l’Unione Sovietica.
Lo scopo di questo lavoro è quello di ripercorrere la storia della nascita del trattato di Bruxelles e quella degli sviluppi cui esso diede luogo fino all’abbandono del progetto europeo rispetto a quello atlantico concludendo con la firma del Patto Atlantico.