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Dalle esigenze di risparmio energetico, di riduzione dei consumi elettrici e dallo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, l’Europa, da diversi anni, stabilisce degli obiettivi per gli stati membri, i quali a loro volta, creano degli strumenti finalizzati al loro raggiungimento: tra questi il presente lavoro approfondisce quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili che vede aggregazioni di edifici condividere l’energia prodotta da FER. Sono stati allora selezionati quattro casi studio di diverse tipologie: una casa unifamiliare, una casa bifamiliare NZEB, una scuola primaria di secondo grado ed un centro commerciale, situati tra la provincia di Pisa e Livorno. Questi, dopo esser stati modellati e calibrati sui dati dei reali consumi, attraverso l’inserimento di un impianto fotovoltaico, sono stati ottimizzati con l’obbiettivo di una potenza fotovoltaica che permettesse il raggiungimento del bilancio annuale tra consumo e produzione. Successivamente, combinando i diversi edifici secondo un criterio urbanistico che ha origine dagli studi sull’unità di quartiere, sono stati creati diversi scenari per analizzarli e individuarne i migliori in termini di autoconsumo, autonomia ed energia condivisa, nella prospettiva di creare una comunità energetica rinnovabile.