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• circolazione della ricchezza finanziaria

Ripudiando un approccio di tipo mono-dimensionale, la tesi affronta il tema dell'aumento del capitale a pagamento nelle società per azioni secondo una duplice prospettiva: da un lato, si propone di indagare, avvalendosi degli strumenti tipici del diritto societario, gli spazi di discrezionalità concessi agli organi della società nella programmazione e acquisizione di nuovi conferimenti strumentali all'esercizio dell'attività d'impresa contrattualmente programmata, con particolare riguardo alla possibilità di sacrificare, nell'interesse comune, le pulsioni soggettive ed egoistiche dei soci; dall'altro guarda all'emissione di nuove azioni come fenomeno di circolazione della ricchezza finanziaria, in grado di coinvolgere soggetti particolarmente vulnerabili, destinatari in quanto tali di una specifica regolamentazione a rilevanza pubblicistica. Sebbene potrebbe sorgere nel lettore, a causa dell'atteggiamento preferenziale adottato da chi scrive, il dubbio che l'esposizione risulti frammentaria e, per così dire, a compartimenti stagni, si deve evitare di giungere a conclusioni affrettate. A un approfondito esame, è facile constatare infatti come l'impianto argomentativo dell'elaborato sia attraversato da un flebile, ma nondimeno ferreo e resistente file rouge: la dialettica, immanente all'intero fenomeno societario, tra la dimensione individuale e quella collettiva (ed, eventualmente, pubblica) dell'investimento in azioni.