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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03292025-125913


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LARI, VIOLA
URN
etd-03292025-125913
Titolo
L’ammissibilità della prova nei procedimenti di competenza della Procura europea
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Galgani, Benedetta
relatore Dott. Borgia, Gianluca
Parole chiave
  • ammissibilità della prova transnazionale
  • armonizzazione delle discipline probatorie
  • cooperazione giudiziaria
  • EPPO
  • indagini transnazionali
  • libera circolazione della prova nell'UE
  • mutuo riconoscimento
  • OEI
  • Ordine europeo di indagine
  • Procura europea
  • Pubblico ministero europeo
Data inizio appello
14/04/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’incremento della criminalità transnazionale ha reso non più rinviabile una risposta giudiziaria coordinata ed efficace da parte degli Stati membri dell’Ue. In questo senso, la Procura europea rappresenta un’innovazione cruciale nel panorama degli strumenti di cooperazione giudiziaria: istituito con il Regolamento (UE) 2017/1939, l’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) costituisce infatti il primo organo eurounitario deputato a svolgere indagini sul territorio degli Stati membri e a esercitare l’azione penale di fronte alle giurisdizioni nazionali.

L’obiettivo del presente lavoro è quello di misurarsi con la reale portata delle novità derivanti dalla creazione del Pubblico ministero europeo, dalla specifica prospettiva delle disposizioni che regolano l’attività investigativa e probatoria.

Il primo capitolo si sofferma sulle principali caratteristiche dell’accusatore europeo, ripercorrendo le tappe più significative del travagliato iter normativo che ha finalmente condotto alla sua approvazione.

Il secondo capitolo è dedicato all’esame delle problematiche relative alla circolazione delle prove nello spazio di libertà sicurezza e giustizia, con particolare riferimento all’evoluzione degli strumenti di cooperazione giudiziaria in materia penale e, dunque, alla transizione dal modello per così dire “tradizionale” di mutua assistenza a quello fondato sul principio del mutuo riconoscimento.

Il terzo capito affronta la questione dell’acquisizione transnazionale della prova dal punto di vista dei vari progetti che, in ambito accademico e istituzionale, hanno preceduto l’istituzione della Procura europea, tra cui il Corpus Juris, il Libro verde sulla tutela penale degli interessi finanziari comunitari e sulla creazione di una Procura europea, le Model Rules e la Proposta della Commissione 2013(534) final.

La parte finale dell’elaborato si concentra sulla disciplina attuale delle indagini transfrontaliere della Procura europea, nonché sulla relativa giurisprudenza della Corte di Lussemburgo, al fine di mettere a fuoco le criticità derivanti dall’assenza di un quadro normativo armonizzato sotto il profilo della tutela dei diritti fondamentali dei soggetti a vario titolo coinvolti.
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