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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03282025-104336


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALMERINI, ASIA
URN
etd-03282025-104336
Titolo
NUOVE PROSPETTIVE CLINICHE SULL'UTILIZZO DELLE SOSTANZE PSICHEDELICHE SEROTONINERGICHE E GLUTAMMATERGICHE E LORO INTERAZIONE SULLA CONNETTIVITA' CEREBRALE
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Scarselli, Marco
Parole chiave
  • CONNETTIVITA' CEREBRALE
  • KETAMINA
  • LSD
  • MDMA
  • PSILOCIBINA
  • PSYCHEDELIC
  • SOSTANZE PSICHEDELICHE
Data inizio appello
14/04/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni, sono emersi dalla ricerca scientifica numerosi studi che hanno evidenziato il potenziale terapeutico delle sostanze psichedeliche offrendo approcci innovativi per il trattamento di molti disturbi quali ansia, disturbo post-traumatico da stress e disturbi da uso di sostanze e depressione resistente al trattamento.
Le sostanze psichedeliche si classificano in psichedelici classici come dimetiltriptamina (DMT), psilocibina e dietilammide dell'acido lisergico (LSD) e psichedelici atipici come ketamina e 3,4-metilenediossimetanfetamina (MDMA), basandosi sui loro meccanismi d'azione neurobiologici e sulle loro proprietà cliniche.
Queste sostanze sono in grado di alterare la connettività cerebrale,lo stato di coscienza, influenzare la percezione, promuovere l'introspezione, modificare i bias cognitivi negativi, aumentare l'empatia, ridurre l'esclusione sociale e migliorare l’umore. L’utilizzo moderno di tecniche di neuroimmagine ha rivelato che gli psichedelici agiscono come sostanze psicoplastogene, in grado di promuovere la plasticità cerebrale attraverso processi di neurogenesi, sinaptogenesi e dendritogenesi e connettività cerebrale. Su questo tema, nel 2017 la Food and Drug Administration (FDA) ha designato la psicoterapia assistita da MDMA per il trattamento del disturbo post traumatico da stress (PTSD) come “Breakthrough Therapy”, e successivamente sono stati condotti due studi di fase III che ne hanno confermato l’efficacia. L'anno successivo, la psilocibina ha ottenuto lo stesso riconoscimento per la depressione resistente al trattamento, con uno studio di fase III attualmente in corso. Inoltre, nel 2019, è stato autorizzato l'uso clinico dello spray nasale all'esketamina per la depressione resistente al trattamento. Il percorso verso l'uso terapeutico dell’ LSD è più difficile, per le sue caratteristiche neurobiologiche, farmacodinamiche e farmacocinetiche. In sintesi, gli studi emersi fino ad oggi stanno mettendo in luce proprietà terapeutiche delle sostanze psichedeliche, che presentano potenzialità molto promettenti. È fondamentale continuare la ricerca per definire protocolli chiari e garantire un loro utilizzo sicuro ed efficace nella pratica clinica, oltre che confermare con studi di fase III la loro efficacia terapeutica.
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