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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03272025-111513


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GAMBAROTTA, SARA
URN
etd-03272025-111513
Titolo
Tutela dell'ambiente e sviluppo economico - Contesto normativo e scelte economiche per uno sviluppo sostenibile
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Gori, Luca
Parole chiave
  • accordo di Parigi
  • consapevolezza sociale
  • consumatore
  • ecosistemi
  • riforma costituzionale 1/2022
  • riforma dell'art 9 della costituzione
  • sussidi ambientali
  • sviluppo sostenibile
  • tecnologie di abbattimento
  • tutela dell'ambiente
Data inizio appello
14/04/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'aumento della temperatura terrestre, i frequenti disastri ambientali e la lenta distruzione della biodiversità causati dall'attività antropica, hanno costretto i legislatori degli Stati nazionali ad intervenire per una più efficace regolazione del tema ambientale e per elaborare possibili soluzioni che potessero, se non risolvere, quanto meno limitarne i rischi. Nessuno di questi accordi ha però realizzato gli obiettivi sperati per via dell’eccessiva genericità e per l’inerzia degli Stati nel dare seguito ad una trasformazione che avrebbe conseguentemente limitato i loro profitti economici. Il presente studio si è posto l'obiettivo di analizzare se esista la possibilità di conciliare l’adeguato sviluppo economico di un Paese con la tutela dell’ambiente. In questo solco, a seguito di un’analisi economica finalizzata all’individuazione di un modello economico di sviluppo sostenibile, è emerso come i sussidi ambientali siano strumento strategico nella politica statale. Esaminando, poi, la scelta delle imprese, produttrici di beni omogenei, di adottare tecnologie di abbattimento, finalizzate a ridurre le esternalità negative dell’attività industriale, è risultato come tale decisione dipenda principalmente da due fattori quali il livello di avanzamento del progresso tecnologico nelle tecnologie di abbattimento e la consapevolezza sociale riguardo al tema ambientale. Pertanto, la responsabilità nel saper vigilare sull’ambiente non grava unicamente sul legislatore ma è dovere anche del privato cittadino mediante l’esercizio di scelte di consumo consapevoli. Di conseguenza, per risolvere problemi complessi di questa natura occorre dare risposte sinergiche che interpellano diversi soggetti pubblici e privati: oltre alla promozione di soluzioni innovative e di tecnologie sostenibili, a mio parere, sarà necessario non solo educare il pubblico ad adottar scelte di vita sostenibili, ma anche promuovere una cooperazione internazionale, in quanto, una regolamentazione esclusivamente nazionale sarà inevitabilmente fallimentare se non saprà coinvolgere e responsabilizzare le Grandi Potenze.
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