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Questo lavoro nasce dal mio interesse verso l’arte contemporanea e le diverse possibilità di espressione nell’epoca delle nuove tecnologie, che hanno invaso spazi del quotidiano entrando con prepotenza nelle nostre vite sotto molteplici e variegati aspetti. Che possibilità ha l’arte oggi alla luce delle nuove tecnologie che hanno segnato una rottura epocale nella nostra storia? Sono più di trent’anni che Mario Costa , professore di Estetica dell’Università di Salerno, si interroga sulle interferenze tra arte e nuove tecnologie. Il lavoro di Costa parte dall’analisi di una categoria estetica tradizionale: il sublime, che troverà il suo ruolo all’interno della sua Estetica della comunicazione in una connotazione riattualizzata che prende il nome di sublime tecnologico.