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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03252025-154820


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PELLINACCI, PAOLO
URN
etd-03252025-154820
Titolo
Zeolitizzazione nei depositi vulcanici - indagini minerochimiche per la ricostruzione dei paleoambienti eruttivi in Antartide
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof. Rocchi, Sergio
correlatore Rocchi, Irene
controrelatore Mugnaioli, Enrico
Parole chiave
  • Antartide
  • Zeoliti
Data inizio appello
11/04/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/04/2028
Riassunto
Il continente antartico è un sito di fondamentale importanza per poter effettuare ricostruzioni paleoclimatologiche e paleoambientali. Lo studio delle sequenze glaciovulcaniche attualmente esposte in Antartide permette di comprendere e contestualizzare al meglio le dinamiche che hanno influenzato questo continente negli ultimi milioni di anni. La caratterizzazione dei paleoambienti eruttivi è un compito decisamente complesso, sia a causa delle posizioni isolate di questi depositi, sia per le criticità dovute alla carente disponibilità di informazioni riguardanti le località in esame, di cui una precisa ricostruzione delle variazioni del livello del mare non è che un esempio.
Nel corso del tempo alcuni di questi aspetti sono stati affrontati attraverso lo studio dalla mineralizzazione secondaria prodotta per alterazione dei vetri all’interno dei depositi vulcanici esaminati. L’approccio proposto da diversi autori viene riproposto all’interno di questo progetto di tesi, per poter valutare al meglio le criticità precedentemente riscontrate e produrre nuovi dati geochimici necessari per caratterizzare dettagliatamente le zeoliti presenti nei depositi sopracitati.
I campioni studiati sono provengono dal James Ross Island Volcanic Group e dalle province vulcaniche di Hallett e Mount Melbourne, nelle northern Victoria Land. Sono composti da ialoclastiti, lapilli tuffs e una peperite. Ciascuno dei campioni studiati presenta diversi gradi di alterazione del vetro e di mineralizzazione secondaria, sia in termini di abbondanza dei minerali secondari sia in termini delle specie minerali presenti. La caratterizzazione delle zeoliti è stata inizialmente condotta con il microscopio ottico da petrografia e poi attraverso XRD, SEM e EMPA, fondamentali per valutare i legami che intercorrono tra il rapporto (Na + K)/Ca misurato nelle zeoliti e il paleoambiente eruttivo dei depositi di interesse.
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