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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03242022-185346


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BOLOGNESI, CHIARA
Indirizzo email
c.bolognesi3@studenti.unipi.it, bolochiaragnesi@gmail.com
URN
etd-03242022-185346
Titolo
L'abito del baccante: prospettive e interpretazioni del tema del travestimento nelle "Baccanti" di Euripide
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Grilli, Alessandro
correlatore Prof. Taddei, Andrea
Parole chiave
  • mythology
  • folklore
  • mitologia
  • Euripide
  • baccanti
  • Euripides
  • bacchae
  • transvestism
  • travestimento
  • disguise
  • costume
  • teatro
  • theatre
  • religion
  • religione
  • culto
  • dionysism
  • dionisismo
Data inizio appello
14/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/04/2025
Riassunto
Nelle Baccanti di Euripide, Penteo e Dioniso - avversari ed entrambi protagonisti - si sfidano anche attraverso un'arma propriamente teatrale: il costume e il travestimento. Per distruggere il re sacrilego, Dioniso lo costringe a indossare i panni di una sua baccante, ma, a sua volta, il dio non riconosciuto si presenta sotto mentite spoglie per mettere alla prova i suoi avversari. Il tema del travestimento ha incontrato negli anni molteplici letture, legate a diverse prospettive di analisi, tra cui quella ritualistica, quella femminista e quella folkloristica. Nella disamina del travestimento di Penteo sono state prevalenti le interpretazioni religiose, che rivedono nelle Baccanti un esempio di rituale bacchico, con tanto di sacrificio. Le Baccanti, ad ogni modo, sono anche la tragedia di un dio che cerca riconoscimento e vendetta e che deve ancora ottenere il proprio ruolo nel mondo. In quest'ottica, l'inganno di Dioniso lo avvicina agli dei del folklore e alla letteratura popolare, in cui non mancano esempi di eroi o divinità che esigono vendetta senza rivelare il proprio reale aspetto a chi li ostacola.


In Euripides’ Bacchae, Pentheus and Dionysus – rivals and protagonists – challenge each other using a truly theatrical weapon: costume and disguise. In order to destroy the impious king, Dionysus forces him to wear the costume of his female worshippers, but, in turn, the still unrecognised god shows up in disguise, with the aim of testing his enemies. The theme of disguise has been met with several interpretations, connected to as many perspectives; among them the ritualistic hypothesis, the feminist one and the folkloristic one. In the analysis of Pentheus’ transvestism, the religious approach prevailed, and found in the Bacchae an example of bacchic ritual, complete with sacrifice. The Bacchae, either way, are also the tragedy of a god seeking recognition and vengeance, who still has to achieve his full divinity. Under this perspective, Dionysus’ deception likens him to the gods of folklore and to popular narration, where there is no lack of tales about heroes or divine beings aiming for vengeance without revealing their real face to those who oppose them.
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