Tesi etd-03232022-115808 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CRITELLI, FEDERICA
URN
etd-03232022-115808
Titolo
Catalogazione delle componenti e analisi dello stato di conservazione dell'Acquedotto di Colognole verso una definizione di linee guida per il restauro e il recupero paesaggistico.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Agr. Cinelli, Fabrizio
relatore Ing. Landi, Stefania
relatore Ing. Landi, Stefania
Parole chiave
- acquedotto
- Poccianti
Data inizio appello
28/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/04/2025
Riassunto
L’Acquedotto di Colognole, detto anche “del Poccianti” o “Leopoldino” si snoda per circa diciotto chilometri ed è inserito nel delicato quadro naturalistico, paesaggistico e ambientale del territorio di Collesalvetti e di Livorno: segue infatti il lato orientale delle colline livornesi dipartendosi a circa trecentocinquanta metri sul livello del mare dalle sorgenti di Colognole sulle pendici del Monte Maggiore in corrispondenza del bacino imbrifero del fiume Morra; parte del percorso interessa inoltre la Riserva naturale Regionale dei Monti Livornesi di recente istituzione.
È stato il mezzo di rifornimento primario della città di Livorno dal 1816 fino al 1912 quando la crescente necessità di acqua potabile richiese la costruzione di un nuovo acquedotto proveniente da Filettole.
Il Comune di Livorno lasciò poi l’acquedotto in concessione al Comune di Collesalvetti affinché potesse disporre dell’acqua per i centri abitati di Parrana San Martino e Parrana San Giusto nonché per gli abitati e le case sparse ubicati lungo il suo tracciato; ad oggi del Comune di Livorno usufruisce di quest’acqua solo la frazione di Valle Benedetta, data la sua vicinanza alle sorgenti di Colognole. Restò perciò in disuso l’ultima parte dell’acquedotto.
Il lavoro di catalogazione svolto ha lo scopo di riportare alla luce elementi della struttura ormai dimenticati a se stessi, e non più sottoposti da anni ad interventi di manutenzione e pulizia della vegetazione circostante, e di analizzare lo stato di conservazione di ciascuno di essi al fine di definire delle linee guida per un futuro intervento di restauro e recupero paesaggistico.
È stato il mezzo di rifornimento primario della città di Livorno dal 1816 fino al 1912 quando la crescente necessità di acqua potabile richiese la costruzione di un nuovo acquedotto proveniente da Filettole.
Il Comune di Livorno lasciò poi l’acquedotto in concessione al Comune di Collesalvetti affinché potesse disporre dell’acqua per i centri abitati di Parrana San Martino e Parrana San Giusto nonché per gli abitati e le case sparse ubicati lungo il suo tracciato; ad oggi del Comune di Livorno usufruisce di quest’acqua solo la frazione di Valle Benedetta, data la sua vicinanza alle sorgenti di Colognole. Restò perciò in disuso l’ultima parte dell’acquedotto.
Il lavoro di catalogazione svolto ha lo scopo di riportare alla luce elementi della struttura ormai dimenticati a se stessi, e non più sottoposti da anni ad interventi di manutenzione e pulizia della vegetazione circostante, e di analizzare lo stato di conservazione di ciascuno di essi al fine di definire delle linee guida per un futuro intervento di restauro e recupero paesaggistico.
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