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Il filone storiografico del "Fiscal-Military State", introdotto da John Brewer per una tesi interpretativa di rottura sull'apogeo della potenza inglese nel XVIII secolo, ha indicato nuove problematiche e nuovi approcci di ricerca sullo Stato in Età Moderna e sulle sue politiche pubbliche. In particolare, anche da parte della letteratura che ha criticato l'impiego della categoria per la Gran Bretagna o la sua estensione eccessiva sul piano spaziale e temporale, sono stati indagati le fonti contabili e i bilanci di entrata e uscita degli Stati per ricostruire la composizione delle entrate, la struttura della spesa pubblica e il sistema fiscale in vigore.
Questa letteratura è stata spesso usata per studi comparativi e suggerisce un metodo di indagine che è stato adottato in questa tesi per il caso di studio del Granducato di Toscana fra ultimi Medici e Reggenza lorenese. Uno Stato, quello toscano, contrassegnato dal pluralismo istituzionale e dalla molteplicità delle casse pubbliche, ma che - attraverso alcuni strumenti contabili e di controllo sull'operato dei cassieri - ci ha tramandato una mole impressionante di fonti archivistiche che ci consentono di approfondire le finanze del Granduca. I periodi presi in esame sono stati spesso considerati o di decadenza - gli ultimi Medici - o di predominanza di interessi stranieri - la Reggenza lorenese. Questa tesi intende testare la validità dell'approccio indicato dal filone storiografico del "Fiscal-Military State" sul caso toscano e l'effettiva aderenza alla realtà delle interpretazioni della letteratura tradizionale sull'argomento.