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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03212016-152244


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PARLANTI, FEDERICA
URN
etd-03212016-152244
Titolo
Sviluppo di strategie analitiche per la rilevazione e identificazione di materiale proteico in campioni di interesse storico artistico
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA
Relatori
relatore Dott.ssa Bonaduce, Ilaria
correlatore Dott.ssa Lluveras Tenorio, Anna
controrelatore Dott.ssa Petri, Antonella
Parole chiave
  • EGA-MS
  • GC-MS
  • proteine
  • Py-GC-MS
  • silanizzazione assistita dalle microonde
Data inizio appello
13/04/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2025
Riassunto
Il materiale proteico originariamente presente nelle opere d’interesse storico-artistico subisce, nel tempo, cambiamenti conformazionali della struttura terziaria e quaternaria a causa dell’invecchiamento e dell’interazione con i pigmenti in esso dispersi, con un conseguente cambiamento nel comportamento chimico rispetto al materiale proteico fresco.
Il lavoro svolto nel tirocinio è stato improntato allo sviluppo di metodi analitici per la rilevazione e determinazione del materiale proteico invecchiato in campioni d’interesse storico artistico particolarmente complessi, per i quali le classiche procedure di analisi sono risultate insufficienti.
Sono state utilizzate due tecniche termo-analitiche: l’analisi dei gas evoluti accoppiata a spettrometria di massa (EGA-MS), che ha permesso di evidenziare il materiale proteico presente nei campioni e il cambiamento che l’invecchiamento provoca su di esso e la pirolisi analitica accoppiata a gas cromatografia-spettrometria di massa (Py-GC-MS), che ha permesso la rivelazione di materiale proteico in presenza di materiale sintetico.
Inoltre, il lavoro si è focalizzato sul miglioramento della fase di derivatizzazione degli amminoacidi per l’analisi in GC-MS ottimizzando, tramite lo sviluppo di un disegno sperimentale, una procedura di derivatizzazione accoppiata alle microonde e applicando un diverso tipo di derivatizzazione, sfruttando l’utilizzo di sali di trialchil ossononio, in particolare il tetrafluoroborato di trietilossonio (Et3OBF4).
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