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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03202025-115117


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CONTI, SARA
URN
etd-03202025-115117
Titolo
La tutela successoria del convivente di fatto. Profili normativi e strumenti negoziali
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Favilli, Chiara
Parole chiave
  • alternative negoziali al testamento
  • convivenze di fatto
  • legge Cirinnà
  • successione testamentaria
  • successioni convivente di fatto
Data inizio appello
14/04/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/04/2095
Riassunto
Il panorama giuridico italiano, storicamente legato a modelli familiari tradizionali, ha vissuto negli ultimi decenni una significativa evoluzione, determinata dalle trasformazioni sociali e culturali che hanno rinnovato i concetti di famiglia e di relazioni affettive. L’istituto del matrimonio, tradizionalmente considerato come la forma principale di unione legale, ha dovuto fare spazio a nuove modalità di convivenza che, sollevano problematiche legali nuove e complesse.
Queste nuove forme di unione, che si discostano dalla tradizionale concezione del matrimonio, sollevano questioni giuridiche rilevanti, riguardanti diritti, doveri e tutele che il sistema legale non ha sempre saputo affrontare in modo adeguato, mettendo in evidenza la necessità di un aggiornamento normativo per rispondere alle esigenze delle coppie non coniugate.
In Italia, un punto di riferimento per l’evoluzione della legislazione in materia di unioni non matrimoniali è rappresentato dalla Legge n. 76 del 2016, nota come “Legge Cirinnà”. Questa legge ha segnato una svolta epocale nel riconoscimento giuridico delle convivenze di fatto e delle unioni civili, introducendo la possibilità di registrare le unioni civili e regolando le convivenze di fatto. Tuttavia, riguardo a quest’ultime, ha offerto una risposta parziale, seppur importante, alla crescente domanda di riconoscimento legale per le coppie di fatto.
Questo intervento legislativo, frutto di un acceso dibattito politico e sociale, non solo ha colmato un vuoto normativo, ma ha anche sollevato nuove questioni interpretative, soprattutto in merito alla tutela successoria e alla possibilità di regolare i rapporti patrimoniali tra conviventi.
La presente tesi si propone di analizzare come l’ordinamento italiano abbia affrontato nel corso degli anni questa evoluzione sociale e culturale, nel tentativo di colmare il divario che intercorre tra il sistema giuridico e la realtà sociale.
Nonostante l’introduzione della Legge n. 76/2016, infatti, le coppie non formalizzate continuano a essere prive di tutela legale in ambito successorio. L’obiettivo, pertanto, è fornire un quadro esaustivo delle tutele riconosciute dal legislatore italiano alle coppie di fatto, confrontandole con i diritti successori delle unioni formalizzate ed analizzando i possibili sviluppi futuri.
L’elaborato si concentra sull’approfondimento della disciplina delle convivenze di fatto introdotta dalla Legge Cirinnà. A partire da un’analisi storica del contesto preesistente alla riforma, contraddistinto da una certa indifferenza del legislatore verso le forme familiari non fondate sul matrimonio; verranno poi analizzati i principi cardine della nuova normativa (vigente). In particolare, saranno esaminati i diritti e i doveri dei conviventi, i quali, a differenza di quanto avviene nel matrimonio, non generano diritti o obblighi reciproci tra i partner nella convivenza di fatto. Un’attenzione particolare è riservata al contratto di convivenza, che consente ai conviventi di fatto di stabilire le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune e di scegliere il regime di comunione.
Successivamente si procederà con un confronto tra i diritti successori riconosciuti alle unioni formalizzate e quelli riconosciuti alle coppie di fatto. A differenza del matrimonio, dove il coniuge è automaticamente considerato erede, i conviventi non godono di un diritto ereditario automatico, se non in presenza di disposizioni testamentarie specifiche a favore del partner o di altri strumenti negoziali. Al contrario, per le unioni civili è stata estesa la stessa normativa prevista per i coniugi, garantendo così una tutela analoga a quella prevista per il matrimonio, con il riconoscimento del diritto alla quota ereditaria legittima. Questo confronto tra le due forme di unione evidenzierà una disparità di trattamento che riflette le resistenze culturali e giuridiche ancora largamente diffuse.
Viene evidenziato come l’assenza di un diritto successorio automatico per i conviventi possa dar luogo situazioni di ingiustizia, soprattutto in considerazione del fatto che un numero sempre maggiore di persone sceglie di convivere senza ricorrere al matrimonio o ad un’unione civile.
Infine, l’elaborato analizzerà il tema della successione testamentaria del convivente di fatto, affrontando le problematiche legate alla possibilità di includere il partener nel testamento, tenendo sempre in considerazione i limiti imposti dalla legge, tra i quali l’inderogabilità delle quote spettanti ai legittimari e le caratteristiche del testamento, quale atto di natura revocabile. La successione testamentaria rappresenta uno degli strumenti più significativi per la protezione patrimoniale delle persone che si trovano in relazioni affettive stabili, ma non sposate. Tuttavia, la legge italiana prevede che solo i coniugi e i parenti abbiano diritti successori legali. In assenza di un testamento esplicito, i conviventi di fatto si trovano spesso in una condizione di incertezza e disuguaglianza rispetto ai coniugi.
Si sono poi analizzati gli strumenti negoziali alternativi al testamento al quale il soggetto può ricorrere per offrire maggior tutela al proprio partner, sempre prestando attenzione al limite stabilito dall’art. 458 c.c., ovvero il divieto di patti successori.
In conclusione, questa tesi si propone di offrire una panoramica completa della disciplina delle convivenze di fatto in Italia, analizzando la a normativa vigente, la reale protezione giuridica dei conviventi e le problematiche connesse al fenomeno successorio. Attraverso l’analisi dei vari aspetti normativi, l’elaborato mira a contribuire al dibattito sulla necessità di un ampliamento delle garanzie successorie per i conviventi di fatto, in linea con i principi di solidarietà e uguaglianza sanciti dalla Costituzione.
L’obiettivo è promuovere una maggiore giustizia sociale in ambito familiare e successorio, cercando di bilanciare il rispetto dell’autonomia individuale con la protezione dei soggetti più vulnerabili, in un’epoca in cui le forme di convivenza si stanno diversificando ed evolvendo.

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