Tesi etd-03192025-164936 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAYER, FRANCESCA
URN
etd-03192025-164936
Titolo
Prove di allevamento di Aurelia aurita (Cnidaria, Scyphozoa) con sperimentazione di diverse diete
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
relatore Dott. Raimondi, Giovanni
relatore Dott.ssa Buttino, Isabella
relatore Dott. Raimondi, Giovanni
relatore Dott.ssa Buttino, Isabella
Parole chiave
- acquacoltura
- Aurelia aurita
- dieta
Data inizio appello
07/04/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
In acquacoltura e acquariologia, l’allevamento delle specie macroplanctoniche è complesso perché queste, lasciandosi semplicemente trasportare dalla corrente, non riescono ad alimentarsi a sufficienza se non dispongono di un’alta densità di prede di dimensioni adeguate; per questo motivo attualmente la tendenza è quella di utilizzare i naupli di Artemia salina, allevabili ad alte concentrazioni ed ottenuti facendo semplicemente schiudere le cisti. Tuttavia, Artemia salina non è un alimento sostenibile, né un alimento completo ed ottimale dal punto di vista nutrizionale motivo per cui subisce un processo di arricchimento prima di essere utilizzata come alimento vivo nella dieta di specie macroplanctoniche e ittiche. Per queste ragioni, il settore produttivo dell’acquacoltura e acquariologia si è spinto verso la sperimentazione di diete alternative valide e più sostenibili al fine di sostituire parzialmente o, ancora meglio, totalmente l’uso di Artemia salina. C’è stato un crescente interesse per la coltivazione intensiva di copepodi marini da utilizzare come alimento vivo per larve di specie marine d’interesse commerciale ed ornamentale. I copepodi rappresentano uno fra i taxa di crostacei più importanti e numerosi all’interno delle catene trofiche. Questi organismi hanno un’elevata qualità nutrizionale e presentano un’ampia diversità dimensionale che ne fa prede ottimali di tutte le fasi di sviluppo delle specie allevate in acquacoltura e acquariologia. Lo scopo di questa tesi è stato quello di allevare lo scifozoo Aurelia aurita per fini espositivi, sperimentando diverse diete a base del copepode calanoide Acartia tonsa da somministrare ad Aurelia aurita in sostituzione alla dieta classica a base di naupli di Artemia salina. L’obiettivo era trovare un’alternativa sostenibile per questo tipo di allevamento, per contribuire, anche in minima parte, alla realizzazione degli scopi dell’agenda 2030 dell’ONU. Il laboratorio di Ecotossicologia e Biologia del plancton dell’ISPRA di Livorno, in tal senso si è rivelato un partner ideale in quanto allevando già Acartia tonsa per i loro studi ecotossicologici, ci ha fornito il know how per trovare un possibile sostituto all’Artemia salina. Pertanto, presso il laboratorio ISPRA di Livorno sono state isolate uova prodotte da adulti maturi dalla coltura del copepode Acartia tonsa e conservate in frigorifero a 4 ± 1°C in modo da ottenere un pool di uova da fare schiudere per avere a disposizione vari stadi vitali da somministrare alle efire di Aurelia aurita.
File
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