• Amarna
• contatti commerciali
• Egitto
• influenze culturali
• Knosso
• Micene
• micenei
• Pilo

ITA
L'obbiettivo della tesi è descrivere i contatti economici e culturali intercorsi tra la Grecia continentale e l’Egitto, all’inizio attraverso la mediazione del mondo minoico e poi, a partire dal XV-XIV secolo a.C., in maniera diretta. Nel testo sono analizzate come fonti gli annali di Thutmosis III e la lista egea di Kom Hel Hettan. È indagata la questione delle placchette di faience legate ad Amenofi III, che suggeriscono l'arrivo di beni egizi a Micene. Sono, inoltre, approfonditi i rapporti tra mondo elladico ed Egitto amarniano, dal momento che nella sua capitale è stato rinvenuto un gran numero di ceramiche micenee. Ci si concentra anche sul corredo di Tutankhamon da cui emerge un bene legato a Micene: l'ambra. Una ghirlanda composta anche da foglie di ulivo mostra il legame con un prodotto largamente importato dalla Grecia, come dimostrano i ritrovamenti a Saqqara, Menfi e Kajun. L'olio d’oliva, che non era noto solo a corte, era forse in parte anche prodotto da micenei residenti in Egitto. Grazie a ritrovamenti legati alla sfera militare e a un segno miceneo su un frammento ceramico, viene anche ipotizzata la presenza di carristi elladici nella XIX dinastia. Sono poi analizzati alcuni siti in prossimità del delta del Nilo, legati al mondo elladico. Infine, sono analizzate alcune classi merceologiche alla luce dei ritrovamenti legati al relitto di Uluburun. L'ultima parte del lavoro è dedicata alla fine dei rapporti tra le due civiltà e ai cosiddetti Popoli del Mare.
ENG
The aim of the thesis is to describe the economic and cultural contacts between mainland Greece and Egypt, initially through the mediation of the Minoan world and then, starting from the 15th-14th century BC, directly. The text analyses the annals of Thutmosis III and the Aegean list of Kom Hel Hettan as sources. The issue of the faience plaques linked to Amenhotep III is investigated, which suggest the arrival of Egyptian goods in Mycenae. The relationships between the Helladic world and Amarnian Egypt are also explored, since a large number of Mycenaean ceramics have been found in its capital. The focus is also on Tutankhamun's grave goods, from which a good linked to Mycenae emerges: amber. A garland also composed of olive leaves shows the link with a product largely imported from Greece, as demonstrated by the findings in Saqqara, Memphis and Kajun. Olive oil, which was not only known at court, was perhaps also partly produced by Mycenaeans living in Egypt. Thanks to findings related to the military sphere and a Mycenaean sign on a ceramic fragment, the presence of Helladic charioteers in the 19th dynasty is also hypothesized. Some sites near the Nile delta, linked to the Helladic world, are then analyzed. Finally, some product classes are analyzed in light of findings related to the Uluburun wreck. The last part of the work is dedicated to the end of the relations between the two civilizations and to the so-called Sea Peoples.