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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03102021-181722


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRUNETTI, GIOVANNI
URN
etd-03102021-181722
Titolo
Dio non paga il sabato. La defascistizzazione della provincia di Livorno (1943-1947)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
  • Livorno
  • giustizia
  • transizione
  • crimini fascisti
  • epurazione
  • defascistizzazione
Data inizio appello
26/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/04/2091
Riassunto
Col presente lavoro si sono volute ricostruire le dinamiche della lunga transizione livornese, il passaggio cioè dal fascismo al secondo dopoguerra in un territorio peculiare come quello della provincia di Livorno. L'analisi, svolta in larga parte su materiale d'archivio, parte da quanto accadde nel comprensorio labronico all'indomani del 25 luglio 1943, con un esame approfondito delle reazioni della autorità pubbliche alla caduta del fascismo, così come quelle di una popolazione esasperata dai bombardamenti e dalle privazioni causate dalla guerra. Si è poi deciso di soprassedere sulla narrazione specifica del periodo successivo all'8 settembre, convinti della necessità di uno studio approfondito ed esclusivo solo su tale frangente, passando direttamente al periodo successivo alla liberazione del capoluogo di provincia (19 luglio 1944) e al diverso approccio al problema dei residui "umani" del regime fascista da parte degli Alleati, del Comitato provinciale di liberazione nazionale e del massimo organo statale di governo di una provincia, la prefettura. Il quarto capitolo è dedicato, invece, all'attività della Delegazione provinciale dell'Alto commissariato prendendo in esame la sua tripartizione classica (epurazione amministrativa, indagini sugli illeciti arricchimenti e processi agli squadristi o ai collaborazionisti). Per ovvie ragioni abbiamo dato adeguata risonanza alla questione della punizione penale dei cosiddetti "crimini fascisti", quindi all'atteggiamento dei vari tribunale livornesi (tribunale ordinario e Corte d'assise straordinaria) e la loro diversa capacità, e volontà, punitiva. Nel sesto capitolo, quello dell'epilogo, sono state trattate le ripercussioni sulla periferia della graduale chiusura di Nenni e Togliatti con la questione della "resa dei conti", quindi come sono stati vissuti gli ultimi mesi di vita della Delegazione e i processi penali discussi anche dopo la celebre amnistia del 22 giugno 1946. Nelle conclusioni, infine, ci siamo voluti spingere più avanti analizzando i diversi modi, e tempi, del riassorbimento degli ex fascisti nella compagine politica democratica locale.
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