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La chirurgia bariatrica rappresenta attualmente l'unico trattamento dei pazienti affetti da obesità grave, tale da determinare un significativo e duraturo calo ponderale, in associazione alla risoluzione o al miglioramento delle patologie ad essa correlate. Gli studi mostrano che i pazienti obesi che si sottopongono ad intervento di chirurgia bariatrica, benché non soddisfino i criteri per la diagnosi di veri e propri disturbi del comportamento alimentare, frequentemente manifestano la presenza di patterns alimentari psico-patologici quali il Binge Eating (BE), l’Emotional Eating (EE), la perdita di controllo sull’alimentazione (Loss of Control Eating) ed il Night Eating (NE).Tali patterns alimentari disfunzionali hanno maggior incidenza nei soggetti obesi candidati al trattamento chirurgico rispetto alla popolazione sana ma anche rispetto alla popolazione sovrappeso o obesa che tuttavia non soddisfa i criteri di ammissione al trattamento chirurgico. In letteratura emerge che tali patterns alimentari disfunzionali sono un fattore predittivo negativo per la perdita di peso e, parallelamente, un fattore predittivo positivo per il recupero di peso (weight regain) successivo all’intervento di chirurgia bariatrica.La terapia dell’obesità richiede dunque un approccio multidisciplinare in grado di fornire al paziente gli strumenti per affrontare in modo integrato tutti gli aspetti della condizione clinica, non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche psicologico. Tendenzialmente, la qualità di vita dei pazienti sottoposti a trattamento chirurgico dell’obesità migliora notevolmente nell’immediato periodo post-operatorio ma tende a diminuire con il passare degli anni Alcuni studi hanno evidenziato un ulteriore peggioramento della qualità di vita in pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica che manifestino BE.
Pertanto, dato che la chirurgia bariatrica non si pone soltanto l’obbiettivo di indurre un significativo calo ponderale, ma anche quello di migliorare o risolvere le condizioni patologiche associate all’obesità impattando positivamente sulla qualità di vita, evidenziare e trattare questi patterns alimentari risulta imprescindibile per la corretta modulazione dell’intero percorso perioperatorio.
La Mindfulness, ovvero ‘consapevolezza’, può essere interpretata come ‘la capacità di porre deliberatamente l’attenzione all’esperienza presente, momento per momento’; essere pienamente coscienti di ciò che succede dentro di noi - nel corpo, nella mente, nel cuore – e fuori di noi, nell’ambiente in cui siamo, in modo gentile e non giudicante. Il Mindful Eating è la consapevolezza applicata al cibo; aiuta ad essere testimoni delle sensazioni, dei pensieri e delle emozioni che affiorano nei confronti del cibo e del mangiare, aiutando chi lo pratica a riconnettersi con le sensazioni del corpo di fame e sazietà. Molti studi mostrano l’efficacia di interventi basati sul mindful eating nel ridurre comportamenti alimentari disfunzionali, come gli episodi di abbuffata, e nel promuovere il benessere fisico e psicologico. Ciò considerato, sono stati sviluppati dei protocolli di Mindfulness applicata all’alimentazione per concorrere a trattare i patterns alimentari disfunzionali e i disturbi alimentari, quali il Mindfulness Based Eating Awareness Training (MB-EAT, ovvero Training per la Consapevolezza Alimentare Basato sulla Mindfulness) o il protocollo i- EAT – MEPT (Mindful Eating Professional Training). Dato che i soggetti affetti da obesità mostrano un’incidenza maggiore dei comportamenti alimentari psico-patologici rispetto ai non-obesi e, considerato che tali condizioni contribuiscono non solo a generare ma anche a peggiorare l’accumulo di peso in eccesso, alcuni studi scientifici hanno applicato il protocollo MB-EAT a pazienti obesi ottenendo risultati positivi.
Ciò considerato, il presente studio randomizzato controllato si pone l’obiettivo di valutare l’efficacia di un intervento nutrizionale basato sul protocollo di mindful eating I-EAT – MEPT (Mindful Eating Professional Training), attuato nella fase immediatamente successiva all’intervento di chirurgia bariatrica, confrontandolo con la terapia medico-nutrizionale prevista dal protocollo standard.

Bariatric surgery is currently the only treatment of patients suffering from severe obesity, able to determine a significant and lasting weight loss, in combination with the resolution or improvement of pathologies related to it. Studies show that obese patients who undergo bariatric surgery, although they do not meet the criteria for the diagnosis of real eating disorders, frequently manifest the presence of psycho pathological patterns such as Binge Eating (BE), Emotional Eating (EE), Loss of Control Eating (NE), and Night Eating (NE). These dysfunctional eating patterns have a higher incidence in obese subjects who are candidates for surgical treatment than in the healthy population but also compared to the overweight or obese population who, however, do not meet the criteria for admission to surgical treatment. In literature it emerges that such dysfunctional eating patterns are a negative predictive factor for weight loss and, in parallel, a positive predictive factor for weight regain after bariatric surgery.Obesity therapy requires a multidisciplinary approach that provides the patient with the tools to deal with all aspects of the clinical condition in an integrated way, not only from a nutritional but also psychological point of view. The life quality of patients undergoing surgical treatment of obesity improves considerably in the immediate post-operative period but it tends to decrease in the following years. Some studies have shown a further worsening of the quality of life in patients undergoing bariatric surgery that manifest BE.
Therefore, since bariatric surgery is not only aimed at inducing a significant weight loss, but also at improving or resolving the pathological conditions associated with obesity with a positive impact on quality of life, it is clear that treating these eating patterns is essential for the correct modulation of the entire perioperative path.
Mindfulness can be interpreted as the ability to deliberately focus on present experience, moment by moment; to be fully aware of what is happening within us - in our body, mind, heart - and outside of us, in the environment in which we are, in a kind and non-judgmental way. Mindful Eating is the awareness applied to food; it helps to be witnesses of the feelings, thoughts and emotions that emerge towards food and eating, helping those who practice it to reconnect with the body’s feelings of hunger and satiety.
Many studies show the effectiveness of mindful eating interventions in reducing dysfunctional eating behaviors, such as binge eating episodes, and in promoting physical and psychological well-being.Therefore, protocols of Mindfulness applied to nutrition have been developed to help treat dysfunctional eating patterns and eating disorders, such as Mindfulness Based Eating Awareness Training (MB-EAT, or Mindfulness Based Food Awareness Training) or the protocol i- EAT - MEPT (Mindful Eating Professional Training). Since people with obesity show a higher incidence of psycho-pathological eating behaviour than non-obese people, and since these conditions contribute not only to the generation but also to worsening the accumulation of excess weight, some scientific studies have applied the MB-EAT protocol to obese patients obtaining positive results.
The purpose of the following thesis is to evaluate the effectiveness of a nutritional intervention based on the mindful eating protocol I-EAT - MEPT (Mindful Eating Professional Training), implemented in the phase immediately after bariatric surgery, comparing it with the medical-nutritional therapy provided by the standard protocol.