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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02282022-141241


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI MARCO, MATTEO
URN
etd-02282022-141241
Titolo
Indagine coproparassitologica in cervidi e canidi del territorio toscano.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Prof.ssa Perrucci, Stefania
correlatore Prof.ssa Mancianti, Francesca
controrelatore Prof. Felicioli, Antonio
Parole chiave
  • animali selvatici
  • canidi
  • cervidi
  • endoparassiti
  • Toscana
Data inizio appello
18/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/03/2025
Riassunto
RIASSUNTO

Nel corso degli ultimi anni in Italia si sta osservando una riduzione degli habitat naturali disponibili per gli animali selvatici, con la conseguente urbanizzazione della fauna selvatica, associata ad un aumento demografico di alcune specie, quali il lupo e gli ungulati. È inoltre aumentata la frequentazione di aree naturali da parte della popolazione umana. Ciononostante, il numero di dati disponibili sui parassiti delle popolazioni selvatiche presenti sul territorio nazionale è ancora molto limitato. Lo scopo principale di questo studio è stato pertanto quello di valutare la presenza degli endoparassiti in canidi e cervidi viventi allo stato libero in alcune aree della Toscana. A tal fine, campioni fecali di lupo (n. 29), volpe (50), capriolo (11), cervo (10) e daino (12), raccolti dall’ampolla rettale di animali deceduti oppure rinvenuti in aree naturali e antropizzate del territorio toscano, sono stati esaminati con tecniche parassitologiche diverse. In particolare, tutti i campioni sono stati esaminati utilizzando la flottazione e il mini-FLOTAC per la ricerca e il conteggio delle uova di elminti e delle cisti/oocisti protozoarie, e con un kit commerciale per la ricerca degli antigeni di Giardia e Cryptosporidium. Inoltre, i campioni fecali refrigerati sono stati analizzati anche con la tecnica di Baermann per la ricerca delle larve dei nematodi. Infine, per distinguere le oocisti di Hammondia da quelle di Neospora caninum nei campioni fecali di lupo sono stati utilizzati anche metodi molecolari.
Tra i canidi, il 76% dei campioni fecali di lupo hanno mostrato positività per almeno un parassita e sono risultati positivi per Capillaria spp. (52%), Ancilostomidi (31%), Giardia duodenalis (17%), Cryptosporidium spp. (14%), Cystoisospora spp. (14%), cisti riferibili ad amebe (14%), Sarcocystis spp. (11,5%), Toxocara canis (10%), uova di tenidi (7%), Trichuris vulpis (6%), Hammondia spp. (3%) e Filaroides sp. (3%). Il 92% dei campioni fecali di volpe sono risultati positivi per almeno un parassita e sono stati identificati Ancilostomidi (82%), Capillaria spp. (36%), Angiostrongylus vasorum (34%), G. duodenalis (20%), Isospora spp. (18%), T. canis (14%), Spirocerca vulpis (12%), Cryptosporidium spp. (10%), Balantidium coli (6%), Toxascaris leonina (4%), cisti riferibili ad amebe (4%), Filaroides spp. (4%), T. vulpis (2%) Physaloptera sp. (2%), Strongyloides spp. (2%), e Crenosoma vulpis (2%).
Tra i cervidi, il 45% dei campioni fecali di capriolo sono risultati positivi per almeno un parassita e
sono stati identificati strongili gastrointestinali (36%) ed Eimeria spp. (18%). I campioni fecali di cervo sono risultati positivi nell’80% dei casi e sono stati identificati strongili gastrointestinali, (50%), coccidi (40%), Elaphostrongylus cervi (20%) e Varestrongylus sagittatus (20%). Infine, è risultato positivo per almeno un parassita il 64% dei campioni fecali di daino e sono stati identificati Eimeria spp. (36%), strongili gastrointestinali (45%) e Varestrongylus sagittatus (27%).
Tra i parassiti identificati sono incluse specie che possono interessare altri animali selvatici, animali domestici e anche l’uomo. I risultati ottenuti indicano pertanto la necessità di svolgere ulteriori studi finalizzati a valutare il ruolo epidemiologico svolto da queste popolazioni selvatiche nelle diverse aree della Toscana oggetto di studio. Inoltre, in alcune delle specie animali esaminate sono stati identificati parassiti mai riportati prima sul territorio nazionale.


ABSTRACT

Over the last years, in Italy has been observed a reduction in the natural habitats available for wild animals, with a consequent urbanization of wildlife, associated with a demographic increase of some species, such as wolves and ungulates. The frequentation of natural areas by the human population has also increased. Nevertheless, data available on parasites of wild animal populations living on the Italian territory is still very limited. Therefore, the main aim of this study was to evaluate the presence of endoparasites in free ranging canids and cervids living in some areas of Tuscany. To this purpose, fecal samples of wolf (n. 29), fox (n. 50), roe deer (n. 11), red deer (n. 10) and fallow deer (n. 12), collected from the rectal ampoule of deceased animals or found in natural and anthropized areas of the Tuscan territory, were examined by using different parasitological techniques. More specifically, all samples were examined using the flotation and the Mini-FLOTAC techniques for the detection and counting of helminth eggs and protozoal cysts / oocysts, and with a commercial kit for the detection of Giardia and Cryptosporidium faecal antigens. In addition, refrigerated fecal samples were also analyzed by using the Baermann technique for the detection of nematode larvae. Finally, molecular methods were also used in order to distinguish Hammondia oocysts from Neospora caninum oocysts in wolf fecal samples.
Among canids, the 76% of wolf faecal samples showed positivity for at least one parasite species and tested positive for Capillaria spp. (52%), Ancylostomidae (31%), Giardia duodenalis (17%), Cryptosporidium spp. (14%), Cystoisospora spp. (14%), amoebic cysts (14%), Sarcocystis spp. (11.5%), Toxocara canis (10%), Tenidae eggs (7%), Trichuris vulpis (6%), Hammondia spp. (3%) and Filaroides sp. (3%). Moreover, the 92% of fox faecal samples tested positive for at least one parasite taxa and Ancylostomidae (82%), Capillaria spp. (36%), Angiostrongylus vasorum (34%), G. duodenalis (20%), Isospora spp. (18%), T. canis (14%), Spirocerca vulpis (12%), Cryptosporidium spp. (10%), Balantidium coli (6%), Toxascaris leonina (4%), amoebic cysts (4%), T. vulpis (2%), Physaloptera sp. (2%) and Crenosoma vulpis (2%), were identified.
Among cervids, 45% of faecal samples from roe deer tested positive for at least one parasite species and gastrointestinal strongyles (36%) and Eimeria (18%) spp. were identified. Faecal samples from red deer were positive in 80% of cases and gastrointestinal strongyles (50%), coccidia (40%), Elaphostrongylus cervi (20%) and Varestrongylus sagittatus (20%), were identified. Finally, 64% of faecal samples from fallow deer tested positive for at least one parasite taxa and Eimeria spp. (36%), gastrointestinal strongyles (45%), and Varestrongylus sagittatus (27%), were identified.
Among identified parasites are included species that can infect other wild animals, domestic animals and even humans. Therefore, the results obtained suggest the need to carry out further studies aimed at evaluating the epidemiological role played by these wild populations in the different areas of Tuscany examined in this study. Furthermore, in some of the wild animal species examined in this study were identified parasite species never reported before on the Italian territory.
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