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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02272025-181022


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MICHETTI, SILVIA
URN
etd-02272025-181022
Titolo
Abuso e Maltrattamento Infantile: esperienza degli ultimi cinque anni nel Pronto Soccorso Pediatrico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott.ssa Gori, Laura
Parole chiave
  • abuso
  • bullismo
  • codice rosa
  • covid-19
  • maltrattamento
  • minore
Data inizio appello
25/03/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/03/2095
Riassunto
Il maltrattamento e abuso infantile è un fenomeno che viola l’innocenza e il diritto fondamentale di ogni bambino a crescere in un ambiente sicuro e protetto. Da sempre affligge la popolazione di minori in tutto il mondo; per molto tempo è stato socialmente e culturalmente accettato e solo negli ultimi decenni si è iniziato a porre l’attenzione sulle caratteristiche che lo delineano nelle sue innumerevoli modalità di presentazione.
Nel 1998 viene definito come “tutte le forme di cattivo trattamento fisico e/o affettivo, abuso sessuale, incuria o trattamento negligente nonché sfruttamento sessuale o di altro genere che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino, nell’ambito di una relazione di responsabilità, fiducia o potere” (OMS, 1998).
La sua diffusione a livello globale è significativa: l’OMS riporta che nel mondo 1 bambino su 2 è vittima di una qualche forma di violenza, che causa oltre 40mila morti all’anno. In Italia, al 31 dicembre 2018, oltre 75mila minori, 193 ogni mille abitanti, sono affidati ai Servizi Sociali per una qualche forma di maltrattamento. Nella Regione Toscana dati risalenti all’anno 2023 identificano oltre 5mila casi di abuso infantile, compresi maltrattamenti in famiglia di tipo fisico o psicologico, carenza di cure sufficienti e adeguate, violenza assistita e abuso sessuale.
A fronte di dati così eclatanti sulla diffusione del problema, abbiamo condotto uno studio che si pone come obiettivo principe di analizzare la prevalenza del maltrattamento infantile nel bacino di utenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, tramite un’analisi sistematica dei pazienti minori di anni 18 che sono stati segnalati alle Autorità Giudiziarie per un sospetto di violenza o abuso dopo aver fatto accesso in Pronto Soccorso Pediatrico negli anni 2020-2024. Ulteriori intenti sono stati quelli di delineare la prevalenza del bullismo tra i giovani, di valutare gli effetti della pandemia da Covid-19 sul fenomeno del maltrattamento e di confrontare i nostri risultati con quelli riportati da indagini condotte su territorio regionale e nazionale, per realizzare un’analisi comparativa sulla diffusione del problema.
Al termine dei processi di selezione e di ricerca, abbiamo individuato un campione di studio costituito da 230 pazienti, suddivisi in 37 nell’anno 2020, 24 nel 2021, 49 nel 2022, 48 nel 2023 e 72 nel 2024, dalla cui valutazione è emerso che il fenomeno del maltrattamento colpisce maggiormente individui maschi (68,7% del totale) di età superiore a 10 anni (77% del totale) e di nazionalità italiana (81,3% del totale), nonostante l’interessamento femminile (31,3% del totale) e di minori di nazionalità straniera (18,7% del totale) sia progressivamente in aumento nel corso degli anni, dimostrando un comportamento analogo a quello riscontrato a livello regionale e nazionale; meno colpite sono le fasce di età tra 5 e 10 anni (14,3% del totale) e minore di 5 anni (8,7% del totale).
In tutte le casistiche poste a paragone si riscontra una riduzione dei casi di maltrattamento in concomitanza con gli anni della pandemia ed un successivo ritorno a valori assimilabili a quelli prepandemici negli anni successivi, rivelando una tendenza generale alla minor segnalazione e opportunità di fornire aiuto, da parte delle autorità preposte, alle vittime.
Le tipologie di maltrattamento maggiormente riscontrate nella nostra analisi sono quelle che coinvolgono la violenza fisica sia da parte di adulti su minori (47,8%) sia tra coetanei (37,6%), individuando un’elevata prevalenza del bullismo nel nostro campione di studio. Questo risultato si rivela analogo a quello osservato sul territorio regionale, mentre a livello nazionale dati ottenuti da una valutazione delle attività dei Servizi Sociali dimostrano una maggior prevalenza delle forme di maltrattamento “non fisiche”, quali patologie delle cure, maltrattamento psicologico e violenza assistita; nel nostro campione di studio queste ultime sono meno rappresentate, costituendo rispettivamente il 7%, 2,2% e 2,2%. Infine, abbiamo riscontrato sei casi di abuso sessuale e due casi di sospetto abuso sessuale (3,5% del totale).
Gli autori del maltrattamento sono minorenni in tutti i casi di bullismo fisico (37,6%), mentre in quello messo in atto da parte di adulti spicca il dato relativo ai familiari della vittima (26,1%), che sono spesso causa della violenza. Per questo motivo, la rivelazione dell’episodio di abuso o violenza di frequente non viene riportata al personale sanitario che accoglie la vittima, rendendone estremamente difficile il riconoscimento e l’adeguata gestione. I maltrattanti conoscenti della vittima rappresentano il 12,6% del totale, mentre gli estranei il 23%.
Dal 2015 è attiva sul territorio italiano la Rete regionale Codice Rosa, un servizio di assistenza fornito a tutte le vittime di qualsiasi forma di maltrattamento o discriminazione, volto a garantire una corretta coordinazione di tutte le autorità preposte alla gestione e presa in carico del caso. Dalla nostra analisi il numero di attivazioni di percorso Codice Rosa in Pronto Soccorso risulta scarso (8,8%), portando alla luce in maniera chiara le difficoltà che il personale sanitario si trova a fronteggiare dinanzi a un caso di sospetto abuso in setting di emergenza-urgenza.
Per questo dal nostro studio appare evidente come gli sforzi da applicare nel contesto del sistema di gestione e riconoscimento dei casi di maltrattamento infantile sono ancora molti e come una particolare attenzione e dedizione debba essere volta alle attività di formazione e informazione di tutti gli operatori che si possono trovare a contatto con questi casi, al fine di garantire una corretta promozione e salvaguardia della salute di ogni bambino.
Le indagini che abbiamo condotto ci hanno permesso, dunque, per la prima volta nell’AOUP, di mettere in evidenza l’effettiva entità del fenomeno del maltrattamento infantile a livello locale, conoscerne le principali caratteristiche e modalità di presentazione, riconoscere i punti di forza e di debolezza delle strategie di gestione dei casi e individuare dove debbano essere apportati dei miglioramenti, al fine di raggiungere un obiettivo comune, quello di garantire la tutela dei diritti dell’infanzia.
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