Tesi etd-02262025-133501 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FURFARO, ILENIA
URN
etd-02262025-133501
Titolo
Variazione longitudinale dell'attività di malattia in una corte monocentrica di pazienti con Sindrome di Sjögren
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Baldini, Chiara
Parole chiave
- attività di malattia
- outcome di malattia
- sindrome di Sjogren
Data inizio appello
25/03/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/03/2095
Riassunto
Recentemente è stato proposto un sistema di stratificazione dei pazienti basato sull'attività di malattia e sulle caratteristiche sintomatologiche dei pazienti. Tale stratificazione è stata derivata dai clinical trials, ma la sua applicabilità nella real life non è stata testata. Lo scopo del lavoro è stato quello di verificare se applicare questa stratificazione a una coorte real life fosse utile a valutare caratteristiche diverse nella stratificazione dei pazienti, nella predizione della loro variazione di attività di malattia e nella predizione del loro outcome nel lungo termine.Sono stati inclusi nello studio pazienti con Sindrome di Sjögren primitiva, è stata applicata la stratificazione basata sul cluster recentemente proposta dalla letteratura per distinguere tre sottogruppi di pazienti 3) ad alta attività 2) ad attività solo biologica 0) a bassa attività di malattia. Sono state verificate differenze demografiche, istologiche, cliniche dei tre gruppi ed è stata esplorata la variazione di attività di malattia dei tre gruppi longitudinalmente. Risultati: nello studio sono stati inclusi 130 pazienti seguiti per un tempo medio di circa 5 anni. La prevalenza dei tre gruppi vede un 35,5% che appartiene al gruppo 3, un 19,2% al gruppo 2 e un 45,4% al gruppo 0. Il gruppo ad attività biologica è mediamente più giovane rispetto agli altri e il gruppo ad alta attività di malattia differisce per un più alto focus score (FS) e per una maggiore attività nei domini ematologico, renale, linfonodale, costituzionale, SGE. Nel tempo si osserva una variazione dell’appartenenza ai tre cluster dei pazienti con quelli a più alta attività di malattia che tendono a migrare più degli altri due cluster. In particolare, i pazienti a più alta attività di malattia sono quelli che in maniera più prevalente possono essere definiti responder secondo definizioni dell'ESSDAI. I fattori predittivi del raggiungimento dello stato di responder sono il sesso femminile, la durata di malattia, l'alto focus score, l'alta attività biologica delle immunoglobuline e l'alto ESSDAI, mentre è un fattore predittivo negativo l'impiego di immunosoppressori all'ultimo follow-up. Nell’analisi multivariata l'attività di malattia si conferma come il fattore indipendente statisticamente associato alla risposta clinica e al raggiungimento dello stato di responder, quindi si conferma come la stratificazione basata sull'attività di malattia al baseline rappresenti il principale predittore dell'evoluzione della malattia nel tempo.
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