• CIMIC

La gestione delle crisi, sempre più complesse e articolate, con la continua interazione della componente civile e militare, richiede un approccio multidimensionale e coordinato che coinvolge una pluralità di soggetti statuali e non statuali.
In tale ottica, le relazioni tra il mondo civile e quello militare a tutti i livelli rivestono un ruolo decisivo. Analizzare la dottrina CIMIC (Civil-Military Cooperation) è molto importante per comprendere in che direzione si stia orientando l’approccio verso i conflitti del nuovo millennio, radicalmente mutati rispetto alle grandi guerre mondiali. La natura di queste guerre intra statuali, coinvolge sensibilmente la dimensione civile, pertanto conquistare il “cuore delle genti” diventa il focus principale nella condotta di qualsiasi operazione di mantenimento della pace. Il CIMIC, mediante i suoi tre pilastri, ossia liaison civile-militare, supporto alla forza e sostegno ad attori non militari e all’ambiente civile, mira a favorire la ricostruzione del tessuto socio-economico mediante un mirato sostegno alle organizzazioni civili non ancora in grado di soddisfare le molteplici esigenze delle popolazioni e delle istituzioni locali e regionali. Inoltre la gestione delle informazioni e il rapporto con i media diventa sempre più importante in un contesto in cui la capacità di saper comunicare e soprattutto ascoltare rappresenta una risorsa strategica. Approfondire questa disciplina, a partire dalle prime missioni di pace, passando per le sue funzioni principali, la sua organizzazione, il suo rapporto con gli innumerevoli attori (militari e non), il rapporto con i media e le particolari tecniche di comunicazione, fornisce interessanti spunti di riflessione per analizzare le possibilità di impiego in tale ambito anche della Marina Militare.