Tesi etd-02212018-130957 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BUCCHERI, GIADA
URN
etd-02212018-130957
Titolo
Promontosacropessi Robot-Assistita per il trattamento del prolasso apicale avanzato degli organi pelvici: tecnica chirurgica e outcomes a medio e lungo termine."
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
Parole chiave
- prolasso genitale
- promontosacropessi
- robot da vinci
Data inizio appello
13/03/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/03/2088
Riassunto
Il prolasso degli organi pelvici (POP) è un disturbo comune che sembra influenzare la qualità di vita di almeno un terzo delle donne adulte. La disfunzione del pavimento pelvico comprende alterazioni della minzione, della defecazione e dell’attività sessuale.
Il trattamento del prolasso degli organi pelvici è prevalentemente chirurgico in stadi intermedi-avanzati. Si stima che circa l’11% delle donne col POP necessiti, nel corso della vita, di una chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico.
L’intervento di promontosacropessi laparotomica è considerato tutt’oggi il gold standard nel trattamento chirurgico del prolasso genitale apicale avanzato, ma i lunghi tempi operatori, la lenta ripresa funzionale del paziente e una degenza prolungata, hanno permesso nel corso degli anni un crescente sostegno alla chirurgia minimamente invasiva, prima laparoscopica, più recentemente robotica.
Lo scopo del presente studio è quello di descrivere la tecnica chirurgica della promontosacropessi Robot Assistita, mediante il Sistema Da Vinci, per il trattamento del difetto apicale di grado avanzato. Gli outcomes primari di interesse sono stati l’efficacia nel trattamento del prolasso avanzato a un follow-up a lungo termine, i tassi di cura anatomica ai rispettivi follow-up e le complicanze peri e post operatorie. Outcome secondario è stato il grado di soddisfazione personale delle pazienti che è stato indagato tramite questionario PGI-I somministrato in sede di intervista telefonica eseguita a follow-up medio di 48 mesi (range 36-60).
In questo studio sono state incluse 50 pazienti sottoposte a RASC tra Gennaio 2013 e Dicembre 2016. Le pazienti analizzate avevano un’ età media 67,52±7,8 anni e presentavano alla diagnosi prolasso genitale avanzato del compartimento apicale (POP-HWS III o IV). 24(48) presentava un difetto anteriore di III-IV e 17(34) avevano un difetto del compartimento posteriore di II-III grado (POP-HWS). I risultati anatomici sono stati valutati tramite visita ginecologica a 6, 12, 24, 48 mesi (media, range 36-60) dall’intervento di chirurgia. La procedura robotica è stata completata con successo in tutte le pazienti ad eccezione di un’unica conversione in laparotomia, causa quadri aderenziali secondari a pregressa chirurgia. La durata media dell’intervento è stata di 199.9 43,8, minuti. L’outcome operatorio è risultato caratterizzato da breve ricovero ospedaliero, minime perdite ematiche, e complicanze perioperatorie assenti, ad eccezione di un’unico caso di ematoma sottofasciale che si è formato in sede di accesso di trocar robotico da 12mm. L’intervento ha portato ad un miglioramento significativo del difetto anatomico. A 12 mesi e a 24 mesi dall’intervento il tasso di cura anatomica per i difetti del compartimento apicale è risultato essere rispettivamente del 98% (49/50). Abbiamo registrato due recidive per prolasso del moncone cervicale di III grado, rispettivamente a distanza di 12 e 24 mesi dall’intervento. A follow-up medio di 48 mesi (range 36-60) il tasso di cura è risultato essere del 100% (25/25). I difetti anteriori, presenti nel 62% delle pazienti prima dell’intervento, sono sati corretti con un tasso di cura a 12 e 24 mesi rispettivamente del 87,1% e del 90.3%. l’associazione con i difetti del compartimento posteriore era del 66%; a 12 e 24 mesi il tasso di cura anatomica per i difetti posteriori è risultato essere rispettivamente del 92% e del 97%.
Solo 4 (8%) delle pazienti analizzate sono state sottoposte a un nuovo intervento per la correzione di recidiva del prolasso. Il nostro studio conferma e rinforza i dati di letteratura relativi alla promontosacropessi robot assistita, riportando un’efficacia di correzione del POP avanzato vicina la 100% a un follow-up di 5 anni.
Il trattamento del prolasso degli organi pelvici è prevalentemente chirurgico in stadi intermedi-avanzati. Si stima che circa l’11% delle donne col POP necessiti, nel corso della vita, di una chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico.
L’intervento di promontosacropessi laparotomica è considerato tutt’oggi il gold standard nel trattamento chirurgico del prolasso genitale apicale avanzato, ma i lunghi tempi operatori, la lenta ripresa funzionale del paziente e una degenza prolungata, hanno permesso nel corso degli anni un crescente sostegno alla chirurgia minimamente invasiva, prima laparoscopica, più recentemente robotica.
Lo scopo del presente studio è quello di descrivere la tecnica chirurgica della promontosacropessi Robot Assistita, mediante il Sistema Da Vinci, per il trattamento del difetto apicale di grado avanzato. Gli outcomes primari di interesse sono stati l’efficacia nel trattamento del prolasso avanzato a un follow-up a lungo termine, i tassi di cura anatomica ai rispettivi follow-up e le complicanze peri e post operatorie. Outcome secondario è stato il grado di soddisfazione personale delle pazienti che è stato indagato tramite questionario PGI-I somministrato in sede di intervista telefonica eseguita a follow-up medio di 48 mesi (range 36-60).
In questo studio sono state incluse 50 pazienti sottoposte a RASC tra Gennaio 2013 e Dicembre 2016. Le pazienti analizzate avevano un’ età media 67,52±7,8 anni e presentavano alla diagnosi prolasso genitale avanzato del compartimento apicale (POP-HWS III o IV). 24(48) presentava un difetto anteriore di III-IV e 17(34) avevano un difetto del compartimento posteriore di II-III grado (POP-HWS). I risultati anatomici sono stati valutati tramite visita ginecologica a 6, 12, 24, 48 mesi (media, range 36-60) dall’intervento di chirurgia. La procedura robotica è stata completata con successo in tutte le pazienti ad eccezione di un’unica conversione in laparotomia, causa quadri aderenziali secondari a pregressa chirurgia. La durata media dell’intervento è stata di 199.9 43,8, minuti. L’outcome operatorio è risultato caratterizzato da breve ricovero ospedaliero, minime perdite ematiche, e complicanze perioperatorie assenti, ad eccezione di un’unico caso di ematoma sottofasciale che si è formato in sede di accesso di trocar robotico da 12mm. L’intervento ha portato ad un miglioramento significativo del difetto anatomico. A 12 mesi e a 24 mesi dall’intervento il tasso di cura anatomica per i difetti del compartimento apicale è risultato essere rispettivamente del 98% (49/50). Abbiamo registrato due recidive per prolasso del moncone cervicale di III grado, rispettivamente a distanza di 12 e 24 mesi dall’intervento. A follow-up medio di 48 mesi (range 36-60) il tasso di cura è risultato essere del 100% (25/25). I difetti anteriori, presenti nel 62% delle pazienti prima dell’intervento, sono sati corretti con un tasso di cura a 12 e 24 mesi rispettivamente del 87,1% e del 90.3%. l’associazione con i difetti del compartimento posteriore era del 66%; a 12 e 24 mesi il tasso di cura anatomica per i difetti posteriori è risultato essere rispettivamente del 92% e del 97%.
Solo 4 (8%) delle pazienti analizzate sono state sottoposte a un nuovo intervento per la correzione di recidiva del prolasso. Il nostro studio conferma e rinforza i dati di letteratura relativi alla promontosacropessi robot assistita, riportando un’efficacia di correzione del POP avanzato vicina la 100% a un follow-up di 5 anni.
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