• DVM stat Equine Serum IgG
• Mancato trasferimento dell’immunità passiva
• Puledro
• Snap Foal IgG Test Kit

Introduzione. La capacità dei puledri di diventare immunocompetenti è legata all’assunzione di una adeguata quantità di colostro di buona qualità; la particolare struttura della placenta equina non permette il passaggio di IgG, molecole di grosse dimensioni, che possono attraversare la barriera mucosa intestinale, se il colostro è assunto entro 12 ore dal parto. La mancanza di trasferimento dell’immunità passiva (FPT) è un fattore predisponente per le infezioni. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di indagare il trasferimento dell’immunità passiva, in puledri sani e a rischio, confrontando due metodiche per la determinazione delle IgG plasmatiche: Snap Foal IgG Test Kit; DVM stat Equine Serum IgG. Materiali e Metodi. L’indagine è stata eseguita su una popolazione di 15 puledri suddivisa, in via retrospettiva, in due gruppi: gruppo A ottimo trasferimento dell’immunità passiva; gruppo B parziale/mancato trasferimento dell’immunità passiva. Abbiamo considerato il valore di 800 mg/dl di IgG plasmatiche come cut off per discriminare le due popolazioni in A e B. Alla nascita sono stati registrati per ogni puledro: i tempi semiologici, il punteggio APGAR, ed eseguito un prelievo di sangue per definire rapporto N/L. Per la fattrice è stata registrata la qualità del colostro attraverso l’uso del rifrattometro con scala brix (%), svolgimento della gravidanza e del parto. A 24 ore dal parto è stato eseguito un prelievo di sangue al fine di valutare la concentrazione di IgG plasmatiche nei puledri con le due diverse metodiche: Snap Foal IgG Test Kit; DVM stat Equine Serum IgG. Risultati: i fattori che hanno influenzato la concentrazione plasmatiche di IgG sono risultate: la qualità del colostro, lo svolgimento della gravidanza e del parto della fattrice, che possono condizionato l’adattamento alla vita neonatale, pertanto il punteggio APGAR e il rapporto N/L. Conclusioni: il metodo DVM stat Equine Serum IgG è risultato migliore perché è in grado di determinare l’esatta concentrazione delle IgG e permettere una più accurata diagnosi di parziale/mancato trasferimento dell’immunità rispetto al metodo semiquantitativo che rileva soltanto ranges di concentrazione.