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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02192025-020233


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BOSCHI, ALBERTO
URN
etd-02192025-020233
Titolo
Tenodesi extra-articolare laterale (LET): efficacia del trattamento in pazienti sottoposti a ricostruzione del legamento crociato anteriore
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Parchi, Paolo Domenico
Parole chiave
  • anterior
  • anteriore
  • arthroscopy
  • artroscopia
  • crociato
  • cruciate
  • extra-articolare
  • extra-articular
  • instabilità
  • instability
  • lateral
  • laterale
  • legamento
  • ligament
  • reconstruction
  • ricostruzione
  • tenodesi
  • tenodesis
Data inizio appello
25/03/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/03/2095
Riassunto
Le lesioni del legamento crociato anteriore (LCA) rappresentano uno degli infortuni più comuni tra gli atleti, con conseguenze che spesso compromettono il ritorno all’attività sportiva. Infatti, solo circa il 55% degli atleti sottoposti a ricostruzione del LCA riesce a tornare a competere allo stesso livello pre-infortunio e, in molti casi, queste lesioni possono rappresentare un fattore determinante nella conclusione della carriera sportiva.
L’impatto di queste lesioni è significativo non solo per il lungo periodo di inattività fisica e i costi medici elevati, ma anche per il rischio aumentato di osteoartrosi precoce, con conseguenti ripercussioni a lungo termine sulla funzionalità del ginocchio.
Sebbene la ricostruzione artroscopica del LCA (ACLR) sia ampiamente riconosciuta come trattamento di riferimento per il ripristino della stabilità del ginocchio, fino al 20% dei pazienti continua a manifestare una persistente instabilità rotatoria, evidenziabile clinicamente tramite test di pivot-shift positivo o sensazione soggettiva di insicurezza articolare.
Per migliorare il controllo della stabilità rotatoria, sono state sviluppate diverse strategie chirurgiche, tra cui la tenodesi extra-articolare laterale (LET). In passato, la LET è stata utilizzata come tecnica isolata per il trattamento delle lesioni del LCA, ma è stata progressivamente abbandonata poiché non garantiva risultati soddisfacenti nel controllo della traslazione anteriore della tibia. Negli ultimi anni, tuttavia, l’interesse per la LET è cresciuto, non più come trattamento autonomo, ma come procedura complementare alla ricostruzione intra-articolare del LCA, soprattutto nei pazienti con elevato rischio di instabilità rotatoria residua. Recenti evidenze suggeriscono che l’aggiunta della LET alla ACLR possa ridurre il tasso di pivot-shift postoperatorio, migliorando la stabilità dinamica del ginocchio e proteggendo il graft intra-articolare da eccessive sollecitazioni torsionali, con una conseguente riduzione del rischio di ri-rottura.
Nonostante i potenziali benefici, l’uso routinario della LET nelle ricostruzioni primarie del LCA rimane oggetto di dibattito, a causa della possibile maggiore morbilità, dell’allungamento dei tempi operatori e del rischio di alterazioni biomeccaniche dovute a un’eccessiva tensione dell’innesto. Per minimizzare questi rischi, sono state proposte diverse varianti tecniche, che si distinguono per la sede di fissazione dell’innesto e il grado di tensionamento.
Questo studio si propone di valutare gli outcome clinici e funzionali nei pazienti sottoposti a ricostruzione primaria del LCA associata a LET presso la nostra clinica. L’ipotesi alla base dello studio è che la combinazione ACLR + LET possa ripristinare la stabilità anteriore e rotatoria del ginocchio a livelli sovrapponibili a quelli del ginocchio sano, migliorando la performance biomeccanica e riducendo il rischio di instabilità residua.
Per ottenere un’analisi completa, sono stati adottati due approcci di valutazione. Da una parte è stata prevista un’analisi soggettiva basata su questionari standardizzati, tra cui il KOOS (Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score), la Lysholm Knee Scoring Scale, il Tegner Activity Scale e l’AKPS (Anterior Knee Pain Scale). Poi, per analizzare con un approccio oggettivo, i pazienti si sono sottoposti a test funzionali, come lo Y-Balance Test per valutare la stabilità dinamica, e ad esami strumentali con l’impiego dell’accelerometro KiRA, un dispositivo in grado di misurare con precisione la traslazione tibiale nei test di Lachman e Pivot-shift.
Il principale risultato emerso dal presente studio è che l’integrazione della tenodesi extra-articolare laterale alla ricostruzione primaria intra-articolare del legamento crociato anteriore ha dimostrato di garantire outcome clinici e funzionali soddisfacenti in tutti i pazienti trattati.
Tale evidenza è supportata sia dall’elevato grado di soddisfazione riportato dai pazienti che dai risultati ottenuti nei test strumentali e funzionali, confermando il recupero della funzionalità del ginocchio operato.
Poiché il disegno dello studio e la dimensione del campione analizzato non consentono di raggiungere un elevato livello di evidenza scientifica, saranno necessari studi prospettici su casistiche più ampie per confermare ulteriormente l’efficacia e l’appropriatezza di questa tecnica nella pratica clinica.


Anterior cruciate ligament (ACL) injuries are among the most common injuries in athletes, often leading to significant consequences that hinder the return to sports activity. In fact, only approximately 55% of athletes who undergo ACL reconstruction (ACLR) are able to return to competition at the same pre-injury level, and in many cases, such injuries contribute to the premature termination of athletic careers.
The impact of ACL injuries is substantial not only due to the prolonged period of physical inactivity and high medical costs but also because of the increased risk of early-onset osteoarthritis, which can have long-term repercussions on knee functionality. While arthroscopic ACL reconstruction is widely recognized as the gold standard for restoring knee stability, up to 20% of patients continue to experience persistent rotational instability, which can be clinically detected through a positive pivot-shift test or subjective sensations of knee insecurity.
To improve rotational stability, various surgical strategies have been developed, including lateral extra-articular tenodesis (LET). Historically, LET was used as an isolated technique for treating ACL injuries; however, it was gradually abandoned due to its inability to effectively control anterior tibial translation. In recent years, interest in LET has been renewed, not as a standalone treatment but as a complementary procedure to intra-articular ACL reconstruction, particularly in patients at high risk of persistent rotational instability. Recent evidence suggests that adding LET to ACLR may help reduce postoperative pivot-shift rates, enhance dynamic knee stability, and protect the intra-articular graft from excessive torsional stress, thereby reducing the risk of graft failure or re-rupture.
Despite its potential benefits, the routine use of LET in primary ACL reconstruction remains a topic of debate due to concerns about increased surgical morbidity, prolonged operative time, and potential biomechanical alterations caused by excessive graft tensioning. To minimize these risks, various technical modifications have been proposed, differing in graft fixation sites and tensioning methods.
This study aims to evaluate the clinical and functional outcomes of patients who underwent primary ACL reconstruction combined with LET at our institution. The underlying hypothesis is that ACLR + LET can restore anterior and rotational knee stability to levels comparable to the uninjured knee, improving biomechanical performance and reducing the risk of residual instability.
To achieve a comprehensive analysis, two evaluation approaches were adopted. First, a subjective assessment was conducted using standardized patient-reported outcome measures (PROMs), including the Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score (KOOS), Lysholm Knee Scoring Scale, Tegner Activity Scale, and Anterior Knee Pain Scale (AKPS). Second, an objective assessment was performed through functional tests, such as the Y-Balance Test to assess dynamic stability, and instrumental examinations using the KiRA accelerometer, a device capable of accurately measuring tibial translation in the Lachman and pivot-shift tests.
The primary finding of this study is that integrating lateral extra-articular tenodesis into primary intra-articular ACL reconstruction has demonstrated satisfactory clinical and functional outcomes in all treated patients.
This evidence is supported by both the high level of patient-reported satisfaction and the results obtained in functional and instrumental tests, confirming the successful restoration of knee function.
Given the study design and the limited sample size, which do not allow for a high level of scientific evidence, further prospective studies with larger cohorts will be necessary to validate the efficacy and clinical applicability of this technique.
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