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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02182013-171500


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LIMONGI, FRANCESCA
URN
etd-02182013-171500
Titolo
Modulazione delle chemochine CXCL9 e CXLCL11 da parte degli agonisti del Peroxisome Proliferator-Activeted Receptor-alpha (PPAR-alpha) in colture cellulari primarie di fibroblasti e preadipociti ottenuti da pazienti affetti da oftalmopatia di Graves e da soggetti di controllo
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Antonelli, Alessandro
relatore Dott.ssa Ferrari, Silvia Martina
tutor Prof. Paolicchi, Aldo
Parole chiave
  • chemochine: CXCL9 e CXCL11
  • colture cellulari primarie
  • Oftalmopatia di Graves
  • Peroxisome Proliferator Activated- Receptor-alpha
  • PPAR-alpha
Data inizio appello
07/03/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/03/2053
Riassunto
I Peroxisome Proliferator-Activated Receptor (PPARs) fanno parte di una superfamiglia di recettori nucleari attivati dal legame di un ligando, in grado di modulare la trascrizione di determinate regioni geniche con un ampio effetto su metabolismo, proliferazione e differenziazione cellulare e risposte immunitarie. Si possono distinguere tre sottotipi di PPAR (α, γ, δ), che presentano una diversa distribuzione tissutale ed una diversa specificità di ligando.
In particolare, è stato dimostrato l'effetto immunomodulatorio di PPARα nelle malattie autoimmuni, ma ad oggi nella letteratura scientifica non sono presenti dati sull'effetto dell'attivazione di PPARα sulla secrezione delle due chemochine CXCL9 e CXCL11, che rivestono un ruolo di rilievo nelle fasi iniziali delle malattie autoimmuni della tiroide.
In questa tesi è stato indagato il ruolo degli agonisti dei PPARα nella modulazione della secrezione di CXCL9 e CXCL11, indotta dopo trattamento con IFN-γ e TNF-α di colture cellulari primarie di fibroblasti e preadipociti, ottenuti da pazienti affetti da Oftalmopatia di Graves.
Il nostro studio ha dimostrato la presenza dei PPARα, γ e δ sia nelle cellule ottenute dalle orbite di pazienti affetti da Oftalmopatia di Graves sia nei controlli.
Abbiamo anche dimostrato che gli agonisti dei PPARα (fenofibrato, gemfibrozil o ciprofibrato), con cui sono state trattate le cellule in combinazione con IFN-γ e TNF-α, inibiscono in maniera dose-dipendente la secrezione di entrambe le chemochine, ma con effetti differenti su ognuna.
Inoltre, gli agonisti del PPARα si sono dimostrati inibitori più potenti della secrezione della chemochina CXCL11 rispetto agli agonisti del PPARγ.
In conclusione, i dati ottenuti sembrano suggerire che l’attivazione dei PPARα possa essere coinvolta nella regolazione della risposta immunitaria nella malattia di Graves e che gli agonisti potrebbero agire però su vie diverse che rimangono da esplorare.
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