logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02152012-122349


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
MILIANI, NICOLA
URN
etd-02152012-122349
Titolo
Studi formulativi di terbinafina per uso oftalmico: messa a punto di un collirio e valutazione della stabilita
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Burgalassi, Susi
relatore Dott.ssa Nicosia, Nadia
Parole chiave
  • collirio
  • infezioni fungine
  • stabilità
  • terbinafina
Data inizio appello
07/03/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le infezioni fungine sono relativamente rare nei pazienti con un sistema immunitario normale, mentre diventano molto pericolose e potenzialmente letali in soggetti immunocompromessi a causa, per esempio, dell’AIDS, di una terapia anticancro, oppure in pazienti in cura con agenti immunosoppressori in seguito ad un trapianto d’organo, ecc.
Le infezioni fungine a livello oculare sono estremamente difficili da trattare e l’ideale sarebbe utilizzare farmaci antifungini somministrati per via topica, dato che la somministrazione per via sistemica di dosi attive a livello oculare può portare a gravi effetti collaterali. Quindi, oggigiorno, parte della ricerca è incentrata nello sviluppo di nuove forme farmaceutiche oftalmiche a base di farmaci antifungini con un’adeguata efficacia terapeutica.
In questo lavoro di tesi è stata studiata la messa a punto della formulazione di un collirio a base di Terbinafina cloridrato, antifungino allilamminico inibitore della squalene epossidasi dei miceti, attualmente presente in commercio in forma di compresse e crema, ed utilizzata per infezioni cutanee.
La prima parte del lavoro ha riguardato la messa a punto del metodo analitico, con convalida dello stesso. La parte analitica ha rivestito una grande importanza nel lavoro poiché la terbinafina è un farmaco scarsamente solubile in acqua, dove doveva essere formulato, ed era necessario poter rilevare anche piccole differenze di solubilità nelle prove formulative.
Sono state effettuate prove di solubilità in varie condizioni di pH utilizzando un opportuno sistema tamponante (tampone Sorensen fosfato). Dopo aver scelto il pH ottimale per la soluzione sono stati addizionati diversi tensioattivi (quali il Lutrol F127, Cremophor RH40, Vitamina E TPGS, Polivinilpirrolidone K30 e Tween 80) a diverse concentrazioni, con lo scopo di ottenere una formulazione con una più elevata quantità di farmaco in soluzione.
Le formulazioni migliori dal punto di vista delle caratteristiche chimico-fisiche, quali solubilità, pH ed osmolarità, sono state confezionate in flaconi chiusi, mantenute in stabilità a temperatura ambiente ed a 4 °C, ed analizzate a vari intervalli di tempo per valutarne la stabilità.
Alcune delle formulazioni hanno mostrato risultati promettenti, dal punto di vista della concentrazione di attivo e della stabilità, e saranno sottoposte a studi più approfonditi compresi test in vivo quali tollerabilità e farmacocinetica.
File