Indagine sperimentale sulle vibrazioni di un freno motociclistico
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
Relatore Prof. Carmignani, Costantino Relatore Prof. Forte, Paola Relatore Prof. Frendo, Francesco
Parole chiave
attrito
banco prova
disco
freni
freno
frequenze
labview
modi
moto
motociclistico
squeal
vibrazioni
Data inizio appello
06/03/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il contatto tra due corpi in movimento tra loro comporta il mutuo scambio di forze con la possibilità che nascano vibrazioni. La rumorosità dei freni a disco di un qualsiasi veicolo ne è un esempio tipico. Benché queste vibrazioni siano provocate da più fenomeni differenti, le cause principali sono da attribuirsi a fenomeni di stick-slip e a determinati modi di vibrare che si vengono a creare con particolari condizioni di contatto e che interessano tutti i componenti del freno stesso. In quest’ultimo caso il regime vibratorio che si viene a creare può dare luogo ad una rumorosità inaccettabile che si manifesta quando i due corpi a contatto hanno alcune frequenze proprie di vibrare molto vicine. Il presente lavoro ha lo scopo di verificare la capacità di un banco strumentato, già esistente in officina, di riprodurre il comportamento di un freno a disco motociclistico durante l’operazione di frenatura, per cercare di osservare fenomeni di rumorosità quali il “brake squeal”. Il banco strumentato cerca di riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni reali di funzionamento dell’impianto frenante Brembo montato sulla ruota anteriore di una motocicletta, la Ducati Multistrada 1000DS, mantenendone i componenti principali (disco-pinza-circuito idraulico d’azionamento). Inizialmente si è dovuto terminare il lavoro di sensorizzazione del banco; grazie ai sensori disposti sull’attrezzatura è possibile monitorare i fenomeni vibratori che possono insorgere su una coppia “pinza-disco freno”, potendo nel contempo variare alcuni parametri tipici dell’azione di frenatura e alcune rigidezze critiche delle parti frenanti accoppiate. Si è quindi sviluppato un software dedicato all’acquisizione dati, per il quale è stato utilizzato il programma LabVIEW 6.1. E’ stato così possibile effettuare prove di frenata e raccogliere i dati in seguito analizzati per mezzo del programma Matlab 6.5.