Tesi etd-02102025-132242 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GENOVESI, ALESSANDRO
URN
etd-02102025-132242
Titolo
VEICOLAZIONE DI MOLECOLE ANTIOSSIDANTI DI ORIGINE NATURALE IN NANOPARTICELLE DI ALBUMINA
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
correlatore Prof.ssa Cavalli, Roberta
correlatore Prof.ssa Dianzani, Chiara
correlatore Prof.ssa Cavalli, Roberta
correlatore Prof.ssa Dianzani, Chiara
Parole chiave
- BSA
- formulazione
- Nanoparticelle
Data inizio appello
26/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/02/2095
Riassunto
Lo studio condotto in questa tesi si è concentrato sullo sviluppo e sulla caratterizzazione in vitro di nanoparticelle a base di albumina sierica bovina (BSA), al fine di valutare la loro capacità di veicolare composti o molecole scarsamente solubili in acqua, migliorandone così la biodisponibilità e l’efficacia. In particolare, le molecole selezionate per l’incapsulamento nelle nanoparticelle di albumina sono state la curcumina, il resveratrolo e la naringenina, note per le loro proprietà terapeutiche ed antiossidanti.
Le nanoparticelle sono state formulate attraverso il metodo della desolvatazione in presenza di tensioattivo, utilizzando una fase acquosa contenente BSA, tampone fosfato e Kolliphor® HS 15, e una fase organica costituita da etanolo o isopropanolo, con o senza Epikuron 200®. Le principali finalità di questo lavoro sono state quella di verificare la fattibilità di produrre nanoparticelle contenenti molecole bioattive e se l’incorporazione delle stesse potesse influenzare la stabilità delle nanoparticelle, determinando eventuali alterazioni morfologiche o variazioni nelle proprietà chimico-fisiche.
Per valutare tali aspetti, sono state condotte diverse analisi, tra cui la misura della dimensione delle particelle, del potenziale zeta e dell’indice di polidispersione, parametri fondamentali per comprendere la stabilità colloidale del sistema. Sono stati inoltre determinati l’efficienza di incapsulamento e il contenuto di molecola bioattiva caricata, per verificare la capacità di caricamento delle nanoparticelle. Il profilo di rilascio in vitro è stato studiato per comprendere il comportamento delle formulazioni nel tempo e la loro capacità di fornire un rilascio controllato e prolungato.
A completamento delle analisi chimico fisiche, il potenziale antiossidante delle formulazioni è stato valutato mediante il saggio DPPH, mentre la loro sicurezza e biocompatibilità sono state esaminate attraverso test di citotossicità su cellule endoteliali HUVEC e cellule tumorali PC3. Infine, la stabilità nel tempo delle nanoparticelle è stata valutata mediante il metodo dell'acido bicinconinico (BCA), determinando il contenuto proteico rilasciato nel tempo.
Le nanoparticelle ottenute hanno mostrato dimensioni nanometriche e un potenziale zeta negativo, caratteristiche fondamentali per garantire la loro stabilità e funzionalità. Per quanto riguarda l’efficienza di incapsulamento, questa risulta particolarmente elevata nel caso della naringenina, raggiungendo valori fino al 90%. Le nanoparticelle hanno inoltre dimostrato una cinetica di rilascio controllata e prolungata nel tempo, aspetto cruciale per ottimizzare la somministrazione del farmaco. I test condotti sulle cellule hanno evidenziato l'assenza di citotossicità, confermando la loro biocompatibilità. Infine, è stata osservata un'importante attività antiossidante, con valori che non scendono al di sotto del 25% e che possono raggiungere l’80% nel caso delle nanoparticelle di BSA caricate o incapsulate con Resveratrolo.
Le nanoparticelle di BSA potrebbero rappresentare un sistema promettente per la veicolazione di molecole bioattive idrofobe, preservandone le caratteristiche chimico-fisiche e migliorandone al contempo la biodisponibilità.
Le nanoparticelle sono state formulate attraverso il metodo della desolvatazione in presenza di tensioattivo, utilizzando una fase acquosa contenente BSA, tampone fosfato e Kolliphor® HS 15, e una fase organica costituita da etanolo o isopropanolo, con o senza Epikuron 200®. Le principali finalità di questo lavoro sono state quella di verificare la fattibilità di produrre nanoparticelle contenenti molecole bioattive e se l’incorporazione delle stesse potesse influenzare la stabilità delle nanoparticelle, determinando eventuali alterazioni morfologiche o variazioni nelle proprietà chimico-fisiche.
Per valutare tali aspetti, sono state condotte diverse analisi, tra cui la misura della dimensione delle particelle, del potenziale zeta e dell’indice di polidispersione, parametri fondamentali per comprendere la stabilità colloidale del sistema. Sono stati inoltre determinati l’efficienza di incapsulamento e il contenuto di molecola bioattiva caricata, per verificare la capacità di caricamento delle nanoparticelle. Il profilo di rilascio in vitro è stato studiato per comprendere il comportamento delle formulazioni nel tempo e la loro capacità di fornire un rilascio controllato e prolungato.
A completamento delle analisi chimico fisiche, il potenziale antiossidante delle formulazioni è stato valutato mediante il saggio DPPH, mentre la loro sicurezza e biocompatibilità sono state esaminate attraverso test di citotossicità su cellule endoteliali HUVEC e cellule tumorali PC3. Infine, la stabilità nel tempo delle nanoparticelle è stata valutata mediante il metodo dell'acido bicinconinico (BCA), determinando il contenuto proteico rilasciato nel tempo.
Le nanoparticelle ottenute hanno mostrato dimensioni nanometriche e un potenziale zeta negativo, caratteristiche fondamentali per garantire la loro stabilità e funzionalità. Per quanto riguarda l’efficienza di incapsulamento, questa risulta particolarmente elevata nel caso della naringenina, raggiungendo valori fino al 90%. Le nanoparticelle hanno inoltre dimostrato una cinetica di rilascio controllata e prolungata nel tempo, aspetto cruciale per ottimizzare la somministrazione del farmaco. I test condotti sulle cellule hanno evidenziato l'assenza di citotossicità, confermando la loro biocompatibilità. Infine, è stata osservata un'importante attività antiossidante, con valori che non scendono al di sotto del 25% e che possono raggiungere l’80% nel caso delle nanoparticelle di BSA caricate o incapsulate con Resveratrolo.
Le nanoparticelle di BSA potrebbero rappresentare un sistema promettente per la veicolazione di molecole bioattive idrofobe, preservandone le caratteristiche chimico-fisiche e migliorandone al contempo la biodisponibilità.
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