Tesi etd-02072025-204248 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COLOMBO, SABRINA
URN
etd-02072025-204248
Titolo
LA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITA' E L'EVOLUZIONE NORMATIVA: ANALISI DELLO STANDARD ESRS S1 NELL'AMBITO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Dott. Allegrini, Marco
Parole chiave
- bilancio di sostenibilità
- direttiva CSRD
- direttiva NFRD
- rendicontazione di sostenibilità
- responsabilità sociale d'impresa (RSI)
- sostenibilità
- stakeholders
- standard ESRS
Data inizio appello
24/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2095
Riassunto
Nel 1987, la World Commission on Environment and Development (WCED) presenta il rapporto OUR COMMON FUTURE (Il nostro futuro comune), che, tra l’altro, si sofferma sul delicato concetto di “sustainable development” ovvero “sviluppo sostenibile” definendolo come “quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Partendo da tale nozione, la presente tesi si sofferma ad esaminare, dapprima, la Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) o Corporate Social Responsibility (CSR), e successivamente, il Bilancio di Sostenibilità inteso come output del sustainability accounting.
All’emergere della nozione di Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) corrisponde un mutamento progressivo degli interessi delle imprese che sempre più si focalizzano a contribuire al benessere della società e dell’ambiente in cui operano. In altre parole, si evidenzierà come agli operatori economici sia richiesto non solo di rendere pubblici i propri risultati economici, ma anche di portare a conoscenza degli stakeholders i risultati raggiunti in tema ambientale, sociale e di governance, tramite il Bilancio di Sostenibilità, basato sui criteri ESG (Environment, Social and Governance).
Ampio spazio sarà dato all’esame degli importanti mutamenti normativi che hanno recentemente interessato il Bilancio di Sostenibilità a decorrere dal 1° Gennaio 2024, con l’entrata in vigore della Direttiva Europea CSRD (Corporate Sustainability Directive) che ha sostituito la precedente Direttiva NFRD (Non Financial Reporting Directive). La nuova Direttiva ha ampliato la rendicontazione di sostenibilità, precisandone i contenuti e imponendo più ampi e strutturati obblighi di pubblicazione. L’obiettivo è evidentemente ambizioso: proporre una sempre maggior consapevolezza in merito ai temi della sostenibilità, imponendo precisi obblighi in materia ad un numero sempre maggiore di soggetti. Un’ulteriore novità, come si vedrà, consiste nell’imporre per la prima volta, standard UE di rendicontazione nel Bilancio di Sostenibilità – i cosiddetti ESRS (European Sustainability Reporting Standards), allo scopo di permettere una comparazione tra report della medesima natura e tra i differenti operatori economici.
Il capitolo conclusivo esaminerà l’ambito “Social” riconducibile ai criteri ESG, in particolare, con riferimento allo standard ESRS S1 “Own Workforce” (relativo alla forza di lavoro propria). Preso in considerazione un campione X di soggetti appartenenti al mondo della GDO e analizzati i Bilanci di Sostenibilità per l’anno 2023, si individuerà se lo standard ESRS S.1 sia già trattato all’interno dei report redatti con la vecchia normativa, fino ad individuare la best practice.
Partendo da tale nozione, la presente tesi si sofferma ad esaminare, dapprima, la Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) o Corporate Social Responsibility (CSR), e successivamente, il Bilancio di Sostenibilità inteso come output del sustainability accounting.
All’emergere della nozione di Responsabilità Sociale di Impresa (RSI) corrisponde un mutamento progressivo degli interessi delle imprese che sempre più si focalizzano a contribuire al benessere della società e dell’ambiente in cui operano. In altre parole, si evidenzierà come agli operatori economici sia richiesto non solo di rendere pubblici i propri risultati economici, ma anche di portare a conoscenza degli stakeholders i risultati raggiunti in tema ambientale, sociale e di governance, tramite il Bilancio di Sostenibilità, basato sui criteri ESG (Environment, Social and Governance).
Ampio spazio sarà dato all’esame degli importanti mutamenti normativi che hanno recentemente interessato il Bilancio di Sostenibilità a decorrere dal 1° Gennaio 2024, con l’entrata in vigore della Direttiva Europea CSRD (Corporate Sustainability Directive) che ha sostituito la precedente Direttiva NFRD (Non Financial Reporting Directive). La nuova Direttiva ha ampliato la rendicontazione di sostenibilità, precisandone i contenuti e imponendo più ampi e strutturati obblighi di pubblicazione. L’obiettivo è evidentemente ambizioso: proporre una sempre maggior consapevolezza in merito ai temi della sostenibilità, imponendo precisi obblighi in materia ad un numero sempre maggiore di soggetti. Un’ulteriore novità, come si vedrà, consiste nell’imporre per la prima volta, standard UE di rendicontazione nel Bilancio di Sostenibilità – i cosiddetti ESRS (European Sustainability Reporting Standards), allo scopo di permettere una comparazione tra report della medesima natura e tra i differenti operatori economici.
Il capitolo conclusivo esaminerà l’ambito “Social” riconducibile ai criteri ESG, in particolare, con riferimento allo standard ESRS S1 “Own Workforce” (relativo alla forza di lavoro propria). Preso in considerazione un campione X di soggetti appartenenti al mondo della GDO e analizzati i Bilanci di Sostenibilità per l’anno 2023, si individuerà se lo standard ESRS S.1 sia già trattato all’interno dei report redatti con la vecchia normativa, fino ad individuare la best practice.
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