Tesi etd-02072025-103316 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NICCOLAI, GEETA
URN
etd-02072025-103316
Titolo
L'utilizzo civile dell'energia nucleare: profili di diritto internazionale.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof.ssa Cinelli, Claudia
Parole chiave
- Agenzia internazionale per l'energia atomica
- energia nucleare per scopi civili
- incidenti nucleari
- nuclear civil liability
- nuclear safety
Data inizio appello
24/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2028
Riassunto
La tesi indaga, da una prospettiva giuridica, alcune delle sfide poste dall’industria nucleare civile, la nuova frontiera, che gli stati stanno vagliando in alternativa ai combustibili fossili al fine di conciliare il loro fabbisogno energetico con gli obbiettivi di mitigazione climatica.
L’industria nucleare non è però esente da rischi e quest’ultimi trovano la loro massima espressione nella manifestazione degli incidenti nucleari. In particolar modo gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima-Daiichi sono serviti da catalizzatore per scuotere le coscienze dei singoli stati sull’affidabilità del nucleare e la presenza di una giurisprudenza insufficiente in questo settore ha spinto la comunità internazionale ad intervenire per delineare un quadro normativo internazionale uniforme per lo sfruttamento del nucleare in un’ottica securitaria.
In particolar modo, la tesi si articola in quattro capitoli.
Il primo capitolo si apre con un breve excursus sull’avvento dell’energia nucleare, che seppur impiegato agli albori in ambito militare, ha poi sviluppato i suoi benefici in quello civile, rivoluzionando il modo di produrre energia oggi. Da ciò è scaturito un dibattito contemporaneo che ha portato gli stati ad assumere posizioni contrapposte a causa del suo possibile duplice uso.
Il secondo capitolo si focalizza sul concetto di nuclear safety, esponendo gli sforzi della comunità internazionale nel tentativo di disciplinare la condotta degli stati in caso di verifica di incidenti nucleari, al fine di minimizzare gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente sia a livello nazionale che a livello transfrontaliero.
Il terzo capitolo analizza il concetto di nuclear civil liability, mettendo in evidenza le difficoltà nei regimi internazionali attuali ad invocare la responsabilità civile in caso di incidenti nucleari e ad erogare i risarcimenti alle vittime per i danni nucleari subiti.
Infine il quarto capitolo esamina in chiave comparata gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima-Daiichi e il contribuito che essi hanno apportato nello sviluppo di un quadro normativo in materia, sollevando una serie di questioni. Alcune di queste anche se rimangono ancora irrisolte, potrebbero costituire la base da cui ripartire al fine di sviluppare un ulteriore disciplina che attiri sempre più stati ai regimi in vigore e ottimizzi la risposta di quest’ultimi alle minacce che potrebbero proliferarsi in futuro nello scacchiere internazionale.
L’industria nucleare non è però esente da rischi e quest’ultimi trovano la loro massima espressione nella manifestazione degli incidenti nucleari. In particolar modo gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima-Daiichi sono serviti da catalizzatore per scuotere le coscienze dei singoli stati sull’affidabilità del nucleare e la presenza di una giurisprudenza insufficiente in questo settore ha spinto la comunità internazionale ad intervenire per delineare un quadro normativo internazionale uniforme per lo sfruttamento del nucleare in un’ottica securitaria.
In particolar modo, la tesi si articola in quattro capitoli.
Il primo capitolo si apre con un breve excursus sull’avvento dell’energia nucleare, che seppur impiegato agli albori in ambito militare, ha poi sviluppato i suoi benefici in quello civile, rivoluzionando il modo di produrre energia oggi. Da ciò è scaturito un dibattito contemporaneo che ha portato gli stati ad assumere posizioni contrapposte a causa del suo possibile duplice uso.
Il secondo capitolo si focalizza sul concetto di nuclear safety, esponendo gli sforzi della comunità internazionale nel tentativo di disciplinare la condotta degli stati in caso di verifica di incidenti nucleari, al fine di minimizzare gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente sia a livello nazionale che a livello transfrontaliero.
Il terzo capitolo analizza il concetto di nuclear civil liability, mettendo in evidenza le difficoltà nei regimi internazionali attuali ad invocare la responsabilità civile in caso di incidenti nucleari e ad erogare i risarcimenti alle vittime per i danni nucleari subiti.
Infine il quarto capitolo esamina in chiave comparata gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima-Daiichi e il contribuito che essi hanno apportato nello sviluppo di un quadro normativo in materia, sollevando una serie di questioni. Alcune di queste anche se rimangono ancora irrisolte, potrebbero costituire la base da cui ripartire al fine di sviluppare un ulteriore disciplina che attiri sempre più stati ai regimi in vigore e ottimizzi la risposta di quest’ultimi alle minacce che potrebbero proliferarsi in futuro nello scacchiere internazionale.
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La tesi non è consultabile. |