Tesi etd-02062025-214853 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CANNIZZARO, ANTONIO
URN
etd-02062025-214853
Titolo
Regolazione della crisi dei gruppi di imprese: il concordato preventivo del Gruppo Merqurio
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Greco, Giulio
Parole chiave
- concordato preventivo
- cram down
- crisi e insolvenza
- gruppi di imprese
Data inizio appello
24/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2095
Riassunto
La prima parte di questo elaborato, presenta il fenomeno dei gruppi di imprese cercando di fornire una definizione economica che faccia leva sulle caratteristiche comuni a tutti i gruppi, al fine di sopperire alla mancanza di una chiara definizione giuridica. Le motivazioni che spingono il management aziendale ad optare per questa soluzione organizzativa sono molteplici, ma tutte puntano al mantenimento o al miglioramento dell’economicità delle aziende coinvolte, attraverso l’ottimizzazione di efficienza ed efficacia, sulla base delle direttive dell’unico soggetto economico.
Sotto l’aspetto giuridico, questa tipologia di aggregazione aziendale è spiegata a partire dai concetti di controllo e di collegamento forniti dal Codice civile. L’argomento verte poi, su una breve analisi delle finalità del bilancio consolidato e della collegata area di consolidamento, sulla base delle disposizioni del d.lgs. 127/1991 e dei principi contabili nazionali.
Nel corso del secondo capitolo, viene descritta l’evoluzione del diritto della crisi e dell’insolvenza nel nostro ordinamento giuridico, evidenziando i cambiamenti normativi e concettuali che sono serviti per adattare la disciplina alla situazione moderna. Si osserva in particolare, il cambio di approccio del legislatore precedentemente improntato su una logica meramente sanzionatoria e di esclusivo interesse dei creditori. Con il Codice della crisi, si sviluppa una disciplina che mira alla salvaguardia del complesso aziendale e a tutelare una molteplicità di interessi e di soggetti coinvolti dal dissesto aziendale. Il nuovo Codice della crisi fornisce per la prima volta una definizione giuridica di “gruppo di imprese”, sviluppata sulla base dei concetti di direzione e coordinamento disciplinati a loro volta dal Codice civile. Tra le altre novità, dedica il Titolo VI alle “Disposizioni relative ai gruppi di imprese”, fornendo una disciplina specifica da applicare a questa diversa struttura aziendale.
Il ruolo principale di questo elaborato è rivestito dal caso studio del “concordato preventivo del Gruppo Merqurio” cui viene dedicato ampio spazio per sviluppare, secondo un approccio pratico, i concetti teorici dei capitoli precedenti e di quelli che gli saranno affiancati nel corso dell’ultimo capitolo. Sin dalla descrizione della composizione e della struttura del gruppo, si farà riferimento alle motivazioni e alle cause che hanno portato le singole società al disequilibrio economico, finanziario e patrimoniale. Gli interventi correttivi attuati dall’organo amministrativo non sono stati in grado di risollevare le sorti cui è stato destinato il gruppo, finendo inesorabilmente ad affrontare una vera e propria situazione di grave insolvenza, dovuta principalmente alla pesantissima esposizione nei confronti dell’amministrazione finanziaria e previdenziale. L’entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza ha aperto la strada ad una nuova possibile soluzione: il concordato preventivo di gruppo in continuità aziendale.
La caratteristica distintiva del caso del Gruppo Merqurio riguarda la mancata approvazione della proposta, per tutte le società ricorrenti, da parte di tutte le classi in cui sono stati classificati i creditori. Si vedrà però come, per effetto del combinato disposto dell’istituto del cram down fiscale e previdenziale e della ristrutturazione trasversale, il Tribunale di Napoli ha sentenziato l’omologazione del concordato preventivo in continuità aziendale del Gruppo Merqurio.
L’ultimo paragrafo del capitolo, si pone l’obiettivo, di individuare e di analizzare, secondo un approccio critico, quali sono le reali prospettive di risanamento del gruppo, attraverso l’analisi dei dati più recenti, in modo da dare un’idea dell’attuale andamento della prosecuzione dell’attività.
Sotto l’aspetto giuridico, questa tipologia di aggregazione aziendale è spiegata a partire dai concetti di controllo e di collegamento forniti dal Codice civile. L’argomento verte poi, su una breve analisi delle finalità del bilancio consolidato e della collegata area di consolidamento, sulla base delle disposizioni del d.lgs. 127/1991 e dei principi contabili nazionali.
Nel corso del secondo capitolo, viene descritta l’evoluzione del diritto della crisi e dell’insolvenza nel nostro ordinamento giuridico, evidenziando i cambiamenti normativi e concettuali che sono serviti per adattare la disciplina alla situazione moderna. Si osserva in particolare, il cambio di approccio del legislatore precedentemente improntato su una logica meramente sanzionatoria e di esclusivo interesse dei creditori. Con il Codice della crisi, si sviluppa una disciplina che mira alla salvaguardia del complesso aziendale e a tutelare una molteplicità di interessi e di soggetti coinvolti dal dissesto aziendale. Il nuovo Codice della crisi fornisce per la prima volta una definizione giuridica di “gruppo di imprese”, sviluppata sulla base dei concetti di direzione e coordinamento disciplinati a loro volta dal Codice civile. Tra le altre novità, dedica il Titolo VI alle “Disposizioni relative ai gruppi di imprese”, fornendo una disciplina specifica da applicare a questa diversa struttura aziendale.
Il ruolo principale di questo elaborato è rivestito dal caso studio del “concordato preventivo del Gruppo Merqurio” cui viene dedicato ampio spazio per sviluppare, secondo un approccio pratico, i concetti teorici dei capitoli precedenti e di quelli che gli saranno affiancati nel corso dell’ultimo capitolo. Sin dalla descrizione della composizione e della struttura del gruppo, si farà riferimento alle motivazioni e alle cause che hanno portato le singole società al disequilibrio economico, finanziario e patrimoniale. Gli interventi correttivi attuati dall’organo amministrativo non sono stati in grado di risollevare le sorti cui è stato destinato il gruppo, finendo inesorabilmente ad affrontare una vera e propria situazione di grave insolvenza, dovuta principalmente alla pesantissima esposizione nei confronti dell’amministrazione finanziaria e previdenziale. L’entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza ha aperto la strada ad una nuova possibile soluzione: il concordato preventivo di gruppo in continuità aziendale.
La caratteristica distintiva del caso del Gruppo Merqurio riguarda la mancata approvazione della proposta, per tutte le società ricorrenti, da parte di tutte le classi in cui sono stati classificati i creditori. Si vedrà però come, per effetto del combinato disposto dell’istituto del cram down fiscale e previdenziale e della ristrutturazione trasversale, il Tribunale di Napoli ha sentenziato l’omologazione del concordato preventivo in continuità aziendale del Gruppo Merqurio.
L’ultimo paragrafo del capitolo, si pone l’obiettivo, di individuare e di analizzare, secondo un approccio critico, quali sono le reali prospettive di risanamento del gruppo, attraverso l’analisi dei dati più recenti, in modo da dare un’idea dell’attuale andamento della prosecuzione dell’attività.
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