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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02062025-153443


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARTI, MATTEO
URN
etd-02062025-153443
Titolo
Contaminanti Alimentari e Infanti: valutazione dell’esposizione multipla e del profilo tossico-cinetico di pesticidi e PFAS negli alimenti ai fini medici speciali
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
relatore Prof. Campisi, Luca
Parole chiave
  • alimenti a fini medici speciali
  • contaminanti alimentari
  • espozione multipla
  • ias
  • infanti
  • materiali e oggetti a contatto con gli alimenti
  • nias
  • pesticidi
  • pfas
  • tk-plate
  • valutazione in silico
Data inizio appello
26/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/02/2065
Riassunto
L'esposizione a contaminanti chimici attraverso la dieta rappresenta una delle principali preoccupazioni per la sicurezza alimentare, soprattutto per le fasce di popolazione vulnerabili, come i lattanti con stato nutrizionale compromesso. Il lavoro oggetto di questa tesi di laurea vuole valutare il rischio associato all’esposizione multipla a pesticidi e sostanze per- e poli-fluoroalchiliche (PFAS) in bambini di un anno di età, facendo riferimento agli alimenti ai fini medici speciali (AFMS) e ai corrispettivi materiali a contatto con gli alimenti (MOCA) di natura plastica come possibili fonti di contaminazione. L’analisi è stata condotta utilizzando un approccio In silico, integrato a modelli tossicocinetici predittivi forniti dal software TK-Plate, sviluppato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). La metodologia adottata per quantificare l’esposizione si è basata sui limiti massimi di residuo (LMR) per i pesticidi e sui limiti specifici di migrazione (LMS) per i PFAS-IAS (Intentionally Added Substances), stabiliti dalla legislazione europea. Per i PFAS-NIAS (Non-Intentionally Added Substances), considerando la complessità nello stimare le loro concentrazioni, abbiamo utilizzato le esposizioni riportate da EFSA su studi europei. L’elaborato vuole esaminare se tali livelli di esposizione possano fornire rischi
trascurabili, garantendo così la protezione dei lattanti con fabbisogni nutrizionali alterati.
Le sostanze prese in esame, dopo una ricerca dei descrittori tossicologici più affidabili, sono state raggruppate in base alla tossicità espressa. Sono stati così creati 3 cluster, sulla base dei seguenti endpoint: tossicità per la crescita e sviluppo (cluster A), tossicità epatica (cluster B) e tossicità tiroidea (cluster C). Sono stati applicati diversi approcci di calcolo per la caratterizzazione del rischio: manuale e tramite TK-Plate. Tuttavia, il focus è stato quello di confrontare i risultati degli indici Hazard Index (HI) e Margin of Exposure Total (MOET) al fine di valutare le discrepanze nell’interpretazione delle due metodologie tossicologiche e la loro effettiva affidabilità nella gestione del rischio chimico da esposizione multipla. Dai risultati si evidenzia che l’attuale quadro normativo potrebbe non garantire una protezione sufficiente, specialmente per alcuni pesticidi, i cui livelli di esposizione stimati riflettono un rischio non trascurabile in rapporto ai valori DNEL (Derived No Effect Level) derivati appositamente per i nostri endpoint. Stessa cosa vale per alcuni PFAS, la cui contaminazione alimentare potrebbe implicare effetti avversi di epatotossicità e tireotossicità. Inoltre, dall’analisi della letteratura, le evidenze trovate hanno rivelato significative incertezze, legate alla scarsità di dati di biomonitoraggio e indicatori biologici di effetto specifici per la popolazione in esame.
Questo studio sottolinea, quindi, l’importanza di un approccio basato su descrittori di dose interna, piuttosto che esclusivamente su quelli di esposizione esterna, al fine di migliorare le stime di esposizione, ma soprattutto superare gli ostacoli tossicocinetici e tossicodinamici intrinseci nelle estrapolazioni interspecie e intraspecie. Ciò potrebbe garantire maggiore affidabilità alle valutazioni In silico partendo da dati di biomonitoraggio. Inoltre, si evidenzia la necessità di armonizzare i protocolli delle valutazioni In silico del rischio mediante lo sviluppo di standard specifici per l’impostazione di modelli tossicocinetici, a seconda della categoria di popolazione. L’implementazione di strategie più raffinate di monitoraggio e di predittività potrebbe fornire strumenti più efficaci per la protezione della salute, in particolare degli individui suscettibili, migliorando così la comparabilità e la precisione delle valutazioni.
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