Tesi etd-02052022-211534 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
STEFANELLI, MATTEO
Indirizzo email
m.stefanelli7@studenti.unipi.it, matte10slash@hotmail.it
URN
etd-02052022-211534
Titolo
Effetto dell?ombreggiamento su aspetti qualitativi e quantitativi delle produzioni di erba medica in sistemi agroforestali mediterranei.
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Antichi, Daniele
relatore Mantino, Alberto
correlatore Mele, Marcello
relatore Mantino, Alberto
correlatore Mele, Marcello
Parole chiave
- agroforestry
- alfalfa
- forage health
- forage quality
- shade
Data inizio appello
21/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/02/2025
Riassunto
L’odierno scenario globale che vede un progressivo intensificarsi delle problematiche socio-ambientali collegate al settore agro-alimentare ha generato l’impellente necessità di studiare efficienti strategie di produzione, al fine di migliorare la sostenibilità delle produzioni agro-zootecniche e, al tempo stesso, garantire il sostentamento della popolazione mondiale, in continua crescita. In quest’ottica, potrebbe risultare interessante la reintroduzione di sistemi agroforestali come miglior opzione per integrare su una medesima superficie le produzioni animali e quelle vegetali, riducendo il consumo di suolo e valorizzando i molteplici benefici offerti da questa coesistenza in termini di servizi ecosistemici. Vista l’elevata importanza che le colture foraggere rappresentano per il sistema zootecnico, è ipotizzabile che rappresentino un elemento chiave anche nella progettazione di sistemi agroforestali indirizzati all’alimentazione animale di qualità. Da numerosi studi è stato dimostrato come l’intercettazione della radiazione luminosa da parte degli alberi sia un fattore limitante nella resa in biomassa delle colture erbacee, osservando anche variazioni, seppur in maniera meno rilevante, delle qualità nutritive (fibra, proteine, ecc.). Lo scopo di questa tesi è stato quello di investigare in maniera preliminare come la ridotta disponibilità di luce possa influenzare l’accumulo di biomassa e la qualità foraggera di Medicago sativa L., simulandone la coltivazione in sistemi agroforestali in ambito mediterraneo. All’interno di una prova sperimentale tuttora in corso presso il Centro di Ricerche Agro-ambientali dell’Università di Pisa, sono state simulate, attraverso strutture artificiali, le condizioni medie di ombreggiamento agroforestale sulla coltura foraggera secondo tre tipologie di trattamento di riduzione della disponibilità di luce (RDL): coltura esposta in piena luce (S0), RDL con 25% di ombreggiamento (S25) e RDL con ombreggiamento del 50% (S50). Il disegno della prova è completamente randomizzato e prevede tre replicazioni. Sono stati raccolti dati riguardanti le rese di biomassa aerea (primo e secondo anno) e la qualità di foraggio (solo primo anno), con focus sul contenuto di fibra (NDF, ADF e ADL), contenuto proteico, estratto etereo, ceneri, saponine, fenoli totali e tannini. Sono stati effettuati 6 tagli per ogni anno e durante ognuno di essi è stata raccolta la biomassa vegetale in un'area di campionamento di 0,5 m2 per parcella. Dopodiché è stato misurato il peso fresco totale e il peso secco della biomassa prodotta; un sotto-campione di biomassa è stato sottoposto alle analisi chimiche per determinare la qualità foraggera. Per la biomassa secca (g m-2), attraverso l’analisi statistica, sono stati osservati effetti significativi di tutte e tre le variabili prese in considerazione: RDL, taglio e anno (p≤0.001). In entrambi gli anni dello studio, la resa è risultata sempre maggiore nel RDL S0 rispetto a S25, e in S25 rispetto a S50, a parte nel 1° taglio del primo anno, dove S25 ha prodotto 11,6 g m-2 in più rispetto a S0. Per quanto concerne la qualità del foraggio, nella totalità dei casi (estratto etereo, NDF, ADF, ADL e contenuto proteico) sono stati osservati effetti significativi solo per il fattore taglio (p≤0.001); nel caso delle ceneri, anche per RDL e per l’interazione RDL x taglio (p≤0.001) si sono osservati effetti significativi. Fra i metaboliti secondari, le saponine sono state influenzate significativamente dal fattore taglio, mentre per fenoli e tannini si sono osservati effetti significativi sia per RDL che per taglio (p≤0.05). Per il contenuto di fenoli nel 1° e nel 6° taglio, si è osservato un contenuto significativamente inferiore in S50 rispetto a S0 (-1,4110 e -1,4323 mg g-1 di acido gallico, rispettivamente al 1° e al 6° taglio). Per il contenuto di tannini, invece, gli effetti significativi di RDL si sono verificati nel 3°, 5° e 6° taglio, con variazione decrescente da S0 a S50 rispettivamente di 4,044, 1,3665 e 0,978 mg g-1 di acido tannico. Lo studio, in via preliminare, dimostra come la medica sia in grado di tollerare ombreggiamenti moderati senza significativi cali produttivi e diminuzione di qualità.
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