Tesi etd-02022011-123519 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PANCRAZI, FRANCESCA
URN
etd-02022011-123519
Titolo
Valutazione mediante TC di perfusione della risposta dell'epatocarcinoma avanzato al trattamento con sorafenib.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
- Epatocarcinoma
- neoangiogenesi
- perfusione.
- terapia antiangiogenetica
- tomografia computerizzata
Data inizio appello
22/02/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO
Scopo della tesi è valutare l'applicabilità di un protocollo per lo studio perfusionale quantitativo con TC a 64 canali dell'HCC avanzato in pazienti sottoposti a terapia antiangiogenetica con sorafenib, al fine di predire la risposta precoce al trattamento utilizzando il valore di alfafetoproteina plasmatica come marcatore biochimico di riferimento.
Lo studio sperimentale ha coinvolto 7 pazienti (6 maschi, 1 femmina; età compresa fra 48 e 83 anni, media 69 anni) con diagnosi di HCC sottoposti a valutazione del parenchima epatico con TC a 64 canali, per un totale di 10 HCC. Tutti i pazienti hanno effettuato TC perfusionale immediatamente prima di iniziare il trattamento con sorafenib (tempo zero); sono stati inoltre effettuati controlli mediante lo stesso protocollo TC perfusionale sulle stesse lesioni di interesse dopo uno e/o tre mesi. In tutti i pazienti, inoltre, è stato misurato il valore di alfafetoproteina (αFP) plasmatica al tempo zero e in occasione dei successivi controlli TC. Utilizzando un software dedicato sono stati calcolati sulle lesioni HCC e sul parenchima epatico circostante i seguenti parametri perfusionali: Blood Flow (BF), Blood Volume (BV), Mean Transit Time (MTT), Hepatic Arterial Fraction (HAF) e Permeability-Surface Product (PS). Tali parametri, misurati al tempo zero rispettivamente sulle lesioni HCC e nel parenchima epatico circostante, sono stati confrontati fra loro; sono stati quindi confrontati fra loro gli stessi parametri perfusionali misurati al tempo zero e ai successivi controlli TC. É stata infine calcolata la correlazione fra ciascun parametro perfusionale al tempo zero e la variazione di αFP fra l'ultimo controllo TC e il valore di essa misurato al tempo zero.
Al tempo zero i valori di BV, BF, HAF e PS erano significativamente maggiori nelle lesioni HCC rispetto al parenchima epatico circostante, mentre MTT è risultato significativamente minore. Dopo terapia con sorafenib i valori di MTT erano significativamente aumentati rispetto al tempo zero. Inoltre, si è trovata una correlazione statisticamente significativa fra allungamento di MTT e riduzione del livello plasmatico di αFP dopo la terapia con sorafenib rispetto al tempo zero, nonché una correlazione inversa fra valori assoluti di MTT al tempo zero e riduzione del livello plasmatico di αFP dopo terapia.
I risultati ottenuti mostrano che l'analisi perfusionale quantitativa mediante TC permette di ottenere informazioni sullo stato del microcircolo neoangiogenetico in accordo con il substrato fisiopatologico dell'HCC. Fra questi, il valore di MTT calcolato al tempo zero si è rivelato in grado di predire l'eventuale successiva risposta biochimica alla terapia con sorafenib.
ABSTRACT
The aim of this study is to evaluate the feasibility of a 64-row computed tomography (CT) perfusion protocol for functional assessment of advanced hepatocellular carcinoma (HCC) in patients candidate to or undergoing antiangiogenic therapy with sorafenib, in order to predict treatment outcome using serum alphafetoprotein (αFP) levels as a reference biochemical marker.
Seven patients (6 male and 1 female, age 48-83 years, average 69 years) with previously diagnosed HCC were enrolled in the study. All patients underwent 64-row contrast-enhanced CT for the evaluation of the liver, for a total of 10 HCC lesions. CT perfusion imaging was performed on all patients immediately before the beginning of sorafenib therapy (baseline), and one and/or three months thereafter on the same HCC lesions. Serum αFP levels were also measured at baseline and at every follow-up CT examination. Using dedicated software, the following CT perfusion parameters were calculated on HCC lesions and on the surrounding liver parenchyma: Blood Flow (BF), Blood Volume (BV), Mean Transit Time (MTT), Hepatic Arterial Fraction (HAF), and Permeability-Surface Product (PS).
Baseline HCC perfusion parameters were compared with those of the surrounding liver parenchyma, as well as with follow-up HCC perfusion values. In addition, the correlation between each baseline CT perfusion value and the difference between follow-up and baseline serum αFP was calculated.
Baseline BV, BF, HAF, and PS were significantly higher, while MTT was significantly lower in HCC than in the surrounding liver parenchyma. After sorafenib therapy, MTT was significantly increased compared with baseline. Moreover, a statistically significant correlation between MTT prolongation and serum αFP after treatment compared with baseline was found, as well as an inverse correlation between absolute MTT values at baseline and post-therapy serum αFP reduction.
In conclusion, quantitative CT perfusion analysis allows to obtain information about the neoangiogenetic microcirculation that is in line with HCC pathophysiology. Baseline MTT has the potential to be used as an early predictor of biochemical response to sorafenib therapy.
Scopo della tesi è valutare l'applicabilità di un protocollo per lo studio perfusionale quantitativo con TC a 64 canali dell'HCC avanzato in pazienti sottoposti a terapia antiangiogenetica con sorafenib, al fine di predire la risposta precoce al trattamento utilizzando il valore di alfafetoproteina plasmatica come marcatore biochimico di riferimento.
Lo studio sperimentale ha coinvolto 7 pazienti (6 maschi, 1 femmina; età compresa fra 48 e 83 anni, media 69 anni) con diagnosi di HCC sottoposti a valutazione del parenchima epatico con TC a 64 canali, per un totale di 10 HCC. Tutti i pazienti hanno effettuato TC perfusionale immediatamente prima di iniziare il trattamento con sorafenib (tempo zero); sono stati inoltre effettuati controlli mediante lo stesso protocollo TC perfusionale sulle stesse lesioni di interesse dopo uno e/o tre mesi. In tutti i pazienti, inoltre, è stato misurato il valore di alfafetoproteina (αFP) plasmatica al tempo zero e in occasione dei successivi controlli TC. Utilizzando un software dedicato sono stati calcolati sulle lesioni HCC e sul parenchima epatico circostante i seguenti parametri perfusionali: Blood Flow (BF), Blood Volume (BV), Mean Transit Time (MTT), Hepatic Arterial Fraction (HAF) e Permeability-Surface Product (PS). Tali parametri, misurati al tempo zero rispettivamente sulle lesioni HCC e nel parenchima epatico circostante, sono stati confrontati fra loro; sono stati quindi confrontati fra loro gli stessi parametri perfusionali misurati al tempo zero e ai successivi controlli TC. É stata infine calcolata la correlazione fra ciascun parametro perfusionale al tempo zero e la variazione di αFP fra l'ultimo controllo TC e il valore di essa misurato al tempo zero.
Al tempo zero i valori di BV, BF, HAF e PS erano significativamente maggiori nelle lesioni HCC rispetto al parenchima epatico circostante, mentre MTT è risultato significativamente minore. Dopo terapia con sorafenib i valori di MTT erano significativamente aumentati rispetto al tempo zero. Inoltre, si è trovata una correlazione statisticamente significativa fra allungamento di MTT e riduzione del livello plasmatico di αFP dopo la terapia con sorafenib rispetto al tempo zero, nonché una correlazione inversa fra valori assoluti di MTT al tempo zero e riduzione del livello plasmatico di αFP dopo terapia.
I risultati ottenuti mostrano che l'analisi perfusionale quantitativa mediante TC permette di ottenere informazioni sullo stato del microcircolo neoangiogenetico in accordo con il substrato fisiopatologico dell'HCC. Fra questi, il valore di MTT calcolato al tempo zero si è rivelato in grado di predire l'eventuale successiva risposta biochimica alla terapia con sorafenib.
ABSTRACT
The aim of this study is to evaluate the feasibility of a 64-row computed tomography (CT) perfusion protocol for functional assessment of advanced hepatocellular carcinoma (HCC) in patients candidate to or undergoing antiangiogenic therapy with sorafenib, in order to predict treatment outcome using serum alphafetoprotein (αFP) levels as a reference biochemical marker.
Seven patients (6 male and 1 female, age 48-83 years, average 69 years) with previously diagnosed HCC were enrolled in the study. All patients underwent 64-row contrast-enhanced CT for the evaluation of the liver, for a total of 10 HCC lesions. CT perfusion imaging was performed on all patients immediately before the beginning of sorafenib therapy (baseline), and one and/or three months thereafter on the same HCC lesions. Serum αFP levels were also measured at baseline and at every follow-up CT examination. Using dedicated software, the following CT perfusion parameters were calculated on HCC lesions and on the surrounding liver parenchyma: Blood Flow (BF), Blood Volume (BV), Mean Transit Time (MTT), Hepatic Arterial Fraction (HAF), and Permeability-Surface Product (PS).
Baseline HCC perfusion parameters were compared with those of the surrounding liver parenchyma, as well as with follow-up HCC perfusion values. In addition, the correlation between each baseline CT perfusion value and the difference between follow-up and baseline serum αFP was calculated.
Baseline BV, BF, HAF, and PS were significantly higher, while MTT was significantly lower in HCC than in the surrounding liver parenchyma. After sorafenib therapy, MTT was significantly increased compared with baseline. Moreover, a statistically significant correlation between MTT prolongation and serum αFP after treatment compared with baseline was found, as well as an inverse correlation between absolute MTT values at baseline and post-therapy serum αFP reduction.
In conclusion, quantitative CT perfusion analysis allows to obtain information about the neoangiogenetic microcirculation that is in line with HCC pathophysiology. Baseline MTT has the potential to be used as an early predictor of biochemical response to sorafenib therapy.
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