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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02022011-103116


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ZAPPIA, ELENA
URN
etd-02022011-103116
Titolo
IMPATTO DI UNA RETE INTEGRATA TERRITORIALE SULLA STRATEGIA RIPERFUSIVA E SULL’OUTCOME DEI PAZIENTI CON SINDROME CORONARICA ACUTA SENZA SOPRASLIVELLAMENTO DEL TRATTO ST
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Berti, Sergio
Parole chiave
  • out-came sindromi coronariche acute senza soprasli
  • reti territoriali
  • SCA-NSTE
Data inizio appello
22/02/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/02/2051
Riassunto
Le sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST,che comprendono infarto miocardico acuto e angina instabile,restano una delle maggiori cause di mortalità e morbidità nonostante i miglioramenti terapeutici di questi ultimi anni.
Molti studi clinici supportano la tesi che un rapido trattamento riperfusivo mediante cateterismo cardiaco impatti positivamente sulla prognosi a lungo e medio termine del paziente rispetto ad un iniziale approccio conservativo. Inoltre le attuali linee guida proposte dalla ESC guide line raccomandano una precoce stratificazione del rischio prognostico ed una precoce rivascolarizzazione soprattutto nei pazienti che mostrano un alto score di rischio.
Le linee guida della società europea di cardiologia raccomandano la rivascolarizzazione mediante cateterismo cardiaco entro le 72 h soprattutto nei pazienti con rischio medio alto e la rivascolarizzazione immediata nei pazienti con instabilità emodinamica.

Si è visto che le conseguenze sulla prognosi del paziente siano fondamentalmente legate alla scelta terapeutica e alla tempistica .
L’ impossibilità di cateterizzazione cardiaca sul posto crea una limitazione all’intervento di rivascolarizzazione perciò i pazienti devono essere trasferiti in ospedali terziari per ricevere in tempo le procedure del caso.
Nonostante le raccomandazioni di una sollecita strategia invasiva nel trattamento di pazienti con NSTE-ACS è chiaro che l’uso della cateterizzazione cardiaca non sia ottimale ma contribuisca ad allargare il divario fra pratica clinica e teoria.
Scopo dello studio e valutare le Strategie di Intervento el'impatto clinico in pazienti NSTEMI-AI ricoverati in Ospedali dotati o meno di un Laboratorio di Emodinamica della provincia di massa carra dove è operativa da diversi anni una RETE H & S per lo STEMI.
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