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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02012022-184357


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOSCOVIO, GIADA
URN
etd-02012022-184357
Titolo
Integrazione della dieta neonatale di capretti da latte con polline: valutazione del microbioma intestinale
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Prof. Invernizzi, Guido
correlatore Prof. Viti, Carlo
Parole chiave
  • capretti
  • polline
  • acidi grassi
  • microbioma intestinale
  • kids
  • pollen
  • fatty acids
  • intestinal microbiome
Data inizio appello
17/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/02/2025
Riassunto
Lo scopo del presente elaborato di tesi è stato quello di valutare se la somministrazione di polline dal secondo al trentaseiesimo giorno di vita di capretti da latte è in grado di migliorarne le performance zootecniche, il profilo acidico del longissimus dorsi e il microbioma intestinale. La durata del lavoro sperimentale è stata di 28 giorni e sono stati utilizzati 48 capretti maschi di razza camosciata. I capretti sono stati suddivisi in tre gruppi sperimentali omogenei: gruppo controllo (C); gruppo T1 (2g/capo/d di polline); gruppo T2 (4g/capo/d di polline). Gli animali sono stati stabulati in un unico box e alimentati singolarmente tre volte al giorno con latte ricostituito. Le analisi del microbioma sono state eseguite utilizzando un’analisi multivariata dei profili di PCR-DGGE delle comunità batteriche del contenuto cecale. I risultati delle performance zootecniche (LBW, ADG, ADFI e FCR) non hanno evidenziato differenze statisticamente significative tra i gruppi. Al contrario, ci sono state differenze statisticamente significative per quanto riguarda il profilo acidico del longissimus dorsi. Gli acidi grassi saturi C16:0, C18:0 sono aumentati significativamente nel gruppo T2 rispetto al gruppo C e T1. Tra gli acidi grassi insaturi, l’oleico, ha fatto registrare una differenza statisticamente significativa tra i diversi gruppi. La concentrazione di acido linoleico è risultata maggiore (P< 0.05) nel gruppo T2 (9.871) rispetto al C (5.583) e al T1 (7.896). Per quanto concerne i risultati sul microbioma la PERMANOVA ha evidenziato una differenza statisticamente significativa tra T2 e C e T2 e T1. Al contrario, non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra il gruppo C e il gruppo trattato T1. In conclusione, i risultati ottenuti supportano l’ipotesi che il polline sia in grado di modificare la composizione del microbioma intestinale e la composizione acidica del grasso contenuto nella carne.

The aim of the present thesis was to evaluate whether the administration of pollen from the second to the thirty-sixth day of life of dairy kids can improve their zootechnical performance, the acid profile of longissimus dorsi and the intestinal microbiome. The experimental work lasted 28 days and 48 male alpine kids were used. Kids were allocated into three homogeneous experimental groups: control group (C); T1 group (2g/head/d of pollen); T2 group (4g/head/d of pollen). Animals were kept in a single box and fed milk replacer singularly three times a day. Microbiome analyses were performed by a multivariate analysis of PCR-DGGE profiles of cecal microbial communities. The results of zootechnical performance (LBW, ADG, ADFI, and FCR) showed no statistically significant differences among groups. In contrast, there were statistically significant differences in the fatty acid profile of longissimus dorsi. The saturated fatty acids C16:0, C18:0 were significantly increased in the T2 group compared with the C and T1 groups. Among the unsaturated fatty acids, oleic, showed a statistically significant difference between treatments. Linoleic acid was higher (P< 0.05) in the T2-treated group (9.871) than in C group (5.583) and T1 group (7.896). On microbiome analyses PERMANOVA evidenced statistically significant difference between T2 and T1 and T2 and C. In contrast, there were no statistically significant differences between group C and the T1-treated group. In conclusion, the results obtained support the hypothesis that pollen can impact gut microbiome and meat fatty acids composition.

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