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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01272021-194348


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MEDICI, MASSIMILIANO
URN
etd-01272021-194348
Titolo
Cambiamenti climatici ed esposizione delle colture al ristagno idrico: sensibilità di cereali e leguminose a semina autunnale
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof.ssa Arduini, Iduna
Parole chiave
  • legumes
  • grain
  • climate change
  • clima
  • cereali
  • cambiamento climatico
  • leguminose
  • ristagno idrico
  • waterlogging
Data inizio appello
15/02/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il tema dei cambiamenti climatici e delle ricadute negative sulle produzioni agricole è uno dei più discussi degli ultimi anni. I dati analizzati su scala globale indicano un aumento delle temperature e della durata dei periodi siccitosi insieme a una crescente concentrazione delle precipitazioni in eventi estremi ed intensi, con un incremento dei rischi legati al ristagno idrico.
I cereali e le leguminose a semina autunnale o primaverile mostrano una differente sensibilità al ristagno idrico, che può essere influenzata anche dalla temperatura del periodo in cui si verifica lo stress.
Obiettivo di questa tesi è analizzare la sensibilità al ristagno idrico dei cereali e delle leguminose a semina autunnale più diffusamente coltivate nell'Italia centro-settentrionale e verificare se i cambiamenti climatici previsti a livello globale siano già in atto sul territorio italiano, con particolare riferimento al verificarsi dei fenomeni di ristagno idrico. A questo scopo sono state analizzate le serie storiche dei dati meteorologici riguardanti le temperature e le precipitazioni di quattro località italiane (Pisa, Volterra, Verona e Brescia).
I risultati ottenuti mostrano che nell'Italia centro – settentrionale le problematiche legate al ristagno idrico potrebbero aumentare non tanto a causa dell’aumento degli eventi estremi di precipitazione ma a causa dell’incremento termico che potrebbe esporre maggiormente le colture a questo tipo di stress.
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