ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01222010-170330


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
DEL CHIARO, MARCO
URN
etd-01222010-170330
Titolo
UTILIZZO DEL SISTEMA ROBOTICO “DA VINCI” NELLA CHIRURGIA RESETTIVA DEL PANCREAS: risultati preliminari
Settore scientifico disciplinare
MED/18
Corso di studi
TECNOLOGIE PER LA SALUTE: VALUTAZIONE E GESTIONE DELLE INNOVAZIONI NEL SETTORE BIOMEDICALE
Relatori
tutor Boggi, Ugo
Parole chiave
  • chirurgia del pancreas
  • chirurgia robotica
  • pancreas
Data inizio appello
27/02/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/02/2050
Riassunto
INTRODUZIONE: negli ultimi anni si è assistito ad una graduale applicazione della laparoscopia nella chirurgia de pancreas. Il sistema robotico Da Vinci Surgical System® (DSS) potrebbe rivelarsi un valido strumento per migliorare i risultati della chirurgia miniinvasiva in questo settore, soprattutto nei casi di dissezioni difficili o di interventi che prevedano delicate fasi ricostruttive.
SCOPO DELLO STUDIO: valutare la fattibilità e la sicurezza delle pancreasectomie robotiche.
MATERIALI E METODI: Dall'Ottobre 2008 all'Ottobre 2009, presso la Divisione di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, sono state eseguite 27 pancreasectomie robotiche consecutive utilizzando il sistema robotico da Vinci©. Otto di questi pazienti erano maschi (29,6%) e 19 erano femmine (70,4%). L’età media dei pazienti are di 60,5 anni (range 29-80 anni). Il BMI medio di 25,7. Undici pazienti (40,7%) sono stati sottoposti a pancreasectomia distale. Di questi 8 (29,6%) sono stati sottoposti a pancreasectomia sinistra con conservazione della milza e dei vasi splenici. Dieci pazienti (37,1%) sono stati sottoposti a duodenocefalopancreasectomia (DCP), tre pazienti (11,1%) a pancreasectomia intermedia, due pazienti (7,4%) a enucleazione e un paziente (3,7%) a pancreasectomia totale
RISULTATI: L’esame istologico sul pezzo operatorio ha posto diagnosi di IPMN in 7 (27,9%), di tumore neuroendocrino in 4 (14,8%), di tumore ampollare in 3 (11,1%), di cistoadenoma sieroso in 3 (11,1%), di adenocarcinoma duttale in 2 (7,4%), di cistoadenoma mucinoso in 2 (7,4%), di pancreatite cronica, cistoadenocarcinoma mucinoso, tumore solido pseudopapillare, carcinoma del coledoco, carcinoma del duodeno e cisti pancreatica, in un caso (3,7%). Nella nostra serie nessun paziente è deceduto nel periodo post-operatorio. Quattordici pazienti (51,8%) hanno avuto una o più complicanze nel decorso post-operatorio. In un solo paziente (3,7%) è stato necessario un nuovo intervento chirurgico. La degenza media in terapia intensiva post-operatoria è stata di 0,8 giorni. Quella invece in reparto è stata di 13,7 giorni (range 6-32).
CONCLUSIONI: La nostra esperienza dimostra che le pancreasectomie robotiche sono interventi fattibili in sicurezza. Il valore di questa metodica e il rapporto costo beneficio potranno essere indagati attraverso studi prospettici randomizzati e con un maggior numero di pazienti.
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