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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01192024-161648


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
TRAVERSO, GINEVRA
URN
etd-01192024-161648
Titolo
Impatto sul danno mucosale di diversi regimi chemioterapici valutato con ecografia bedside: uno studio su 213 casi di Leucemia Mieloide Acuta
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
EMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Galimberti, Sara
Parole chiave
  • neutropenia
  • NEC
  • enterocolite
  • ecografia
  • chemioterapia
  • neutropenia febbrile
  • sepsi
Data inizio appello
05/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/02/2094
Riassunto
Introduzione: L’enterocolite del paziente neutropenico(NEC) è una complicanza potenzialmente letale riportata nei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML)sottoposti a chemioterapia (CHT).La terapia intensiva di induzione e consolidamento può danneggiare la mucosa intestinale portando a un episodio di NEC (NECe). La mortalità riportata per NEC può arrivare fino al 30-60%. Una diagnosi precoce guidata da ecografia e un trattamento tempestivo possono migliorare sostanzialmente la sopravvivenza. Una preoccupazione emergente a livello mondiale è la colonizzazione intestinale da parte di batteri multiresistenti, specialmente quando i pazienti sono esposti a regimi di chemioterapia potenzialmente correlati al danno mucosale.
Metodi: Nel nostro studio abbiamo reclutato prospetticamente tutti i pazienti con AML ricoverati nel nostro reparto di Ematologia per ricevere chemioterapia intensiva di induzione e consolidamento e che hanno sviluppato neutropenia da chemioterapia(CHTN).Risultati e discussione: Complessivamente, abbiamo reclutato N=213 pazienti dal 2007a marzo 2023. Abbiamo registrato N=465 episodi di neutropenia (CHTN)e N=42NECe(incidenza del 9,0%). Lo scopo del nostro studio era valutare quali regimi di chemioterapia fossero più associati a NEC. Abbiamo riscontrato che ALM1310, seguito da 7 + 3 (daunorubicina), 7 + 3 (idarubicina), 5 + 3 + 3 (citarabina, etoposide,idarubicina) e AML1310 (consolidamento) erano associati a un'incidenza statisticamente più alta di NEC. Non abbiamo riscontrato episodi di NEC in pazienti trattati con CPX-351, 5 + 2 (citarabina, idarubicina) e citarabina ad alte dosi. Abbiamo quindi ipotizzatoche la citarabina potrebbe determinare danni mucosali quando associata a un'antracicilina ma non se somministrata da sola o come formulazione liposomiale della combinazione daunorubicina/citarabina. Descriviamo anche la mortalità da NEC, i sintomi alla diagnosi, i siti intestinali coinvolti e il significatoprognostico dell'ispessimento della parete intestinale.
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